Elmetto, camice, guanti, sovra scarpe, tutto bianco. Con un montacarichi si sale fino all’ultimo piano, pronti per entrare nell’edificio reattore, la struttura cilindrica che si vede da fuori, alto sessanta metri e che poggia, come tutta la centrale per ragioni di sicurezza, su un rilevato, data la presenza del fiume Po. Entriamo nel cosiddetto contenitore secondario, alla nostra sinistra nel percorso verso l’ascensore lo schermo biologico del reattore: la struttura che confinava il flusso neutronico. Ad accompagnarci l’ingegnere Sabrina Romani, piacentina, la responsabile del processo di disattivazione della centrale Sogin di Caorso. La incontriamo in occasione di Open gate 2019, l’evento con cui Sogin - Società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi - apre al pubblico ogni due anni le sue centrali nucleari in dismissione. La centrale di Caorso è la centrale più grande d’Italia, con una potenza, quando era in eserczio di 860 MWe. Progettata e costruita negli anni settanta, il suo collegamento alla rete elettrica è avvenuto nel 1978 ed è entrata in esercizio nel dicembre 1981. Nell’ottobre del 1986 è stata fermata per la periodica ricarica del combustibile, ma dopo il referendum sul nucleare del 1987 non è stata più riattivata. Addio ad “Arturo”, come veniva comunemente chiamato, e addio al nucleare...
Carla Parmigiani e Paolo Carini
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL'EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDI 27 GIUGNO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
20/06/19Segue »
Tagliati fuori, dopo essere stati i primi
Trentadue anni dopo l'addio al nucleare dell'Italia, è stato davvero un buon affare? -
20/06/19Segue »
L'addio all'atomo dell'Italia: «Una scelta coraggiosa». «No, uno sbaglio. Il nucleare era e resta sicuro»
Le analisi, divergenti, di Marco Pezzoni, esperto di politiche energetiche e dell'Ing. Elia Sciacca, per 20 anni dipendente della centrale di Caorso. Mentre l'Italia non ha ancora individuato il deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie e sta pagando cifre altissime per il riprocessamento affidato a Francia e Inghilterra
-
16/05/25 14:23Segue »
“Allegoria cittadina”,
Nuovo appuntamento con Cronache dal sofà
un salto nel meraviglioso -
25/04/25 16:50Segue »
Formazione ampia, laboratori utilissimi
Federico Tessoni, il diploma da perito agrario e l’Istituto Academy, si racconta: «Scelta ideale per specializzarsi, ma anche per chi intende riqualificarsi» -
23/05/25 16:19Segue »
Raccontare lo sport è per tutti!
L’intervento di Luca Bianchin, firma della “Rosea”: «Con bravura e fortuna, non è certo impossibile fare strada, anche per una ragazza» -
23/05/25 10:48Segue »
Marta Messmer, dal Trentino a Cremona per la laurea in Agricultural and Food Economics: «Santa Monica un vero gioiello e a tutti noi studenti piace vederlo sempre più popolato».
L'intervista - «Qui ho trovato un’opportunità per orientare gli studi in una prospettiva economica -
30/01/25 22:30Segue »
Web e minori, quei pericoli da conoscere
Una guida pratica per i genitori e gli insegnanti ai rischi connessi all'uso di Internet e dei Social da parte dei giovani. In abbinata a Mondo Padano in edicola fino al 6 febbraio: tutto quello che c’è da sapere su social, dipendenza dalla rete, cyberbullismo, perdita di privacy.
IN ALLEGATO LA GUIDA COMPLETA "INTERNET E MINORI" -
23/05/25 17:25Segue »
Confartigianato Cremona celebra il merito:
Galimberti: «Diventate artigiani di voi stessi e della vostra vita»
borse di studio a 27 giovani eccellenti
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.