Forse in pochi lo sanno, ma Italia e Giappone hanno qualcosa in comune: entrambi, agli inizi degli anni sessanta, hanno iniziato a produrre energia nucleare. Con una differenza: l’Italia è arrivata al traguardo tre anni prima e nel 1966, quando anche il Giappone è entrato nel settore, Roma figurava già come il terzo produttore al mondo dopo Stati Uniti e Inghilterra. Il nostro era un Paese avanzatissimo, vantava una filiera di conoscenze, professionalità e imprese di straordinario livello. Ma, dal 1987, tutto è cambiato: la scelta compiuta dall’Italia di uscire dal nucleare - affidata ad un referendum dopo l’incidente alla centrale di Chernobyl, in Ucraina - ha avuto (e continua ad avere) un prezzo altissimo, in termini di competenze perdute (se anche in futuro dovessimo tornare a imboccare questo percorso saremmo costretti a affidarci ad aziende straniere), ambientali (l’Italia, negli ultimi trentadue anni, ha prodotto l’energia necessaria al proprio fabbisogno utilizzando prevalentemente fonti fossili, come petrolio, carbone, olio combustibile e gas, i principali responsabili dell’inquinamento atmosferico, del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL'EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDI 27 GIUGNO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
20/06/19Segue »
Nel cuore di "Arturo"
Reportage - Nell’impianto di Caorso dove è in atto il “decommissioning”. Dalla sala controllo salendo fino al piano che sovrasta il “nocciolo”, per finire all’edificio turbina, già smantellato. Marco Ricotti, Presidente di Sogin: «Prato verde nel 2036 in tutte le centrali. All'estero si stanno facendo molto studi sui generatori di terza generazione avanzata e anche di quarta generazione. Ma in Italia questo tema non si pone» -
20/06/19Segue »
L'addio all'atomo dell'Italia: «Una scelta coraggiosa». «No, uno sbaglio. Il nucleare era e resta sicuro»
Le analisi, divergenti, di Marco Pezzoni, esperto di politiche energetiche e dell'Ing. Elia Sciacca, per 20 anni dipendente della centrale di Caorso. Mentre l'Italia non ha ancora individuato il deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie e sta pagando cifre altissime per il riprocessamento affidato a Francia e Inghilterra
-
26/04/24 14:43Segue »
Tea, Michelina, Van Gogh
Per la rubrica Io c'ero: Mi manca Van Gogh di Francesca Astrei
e gli scheletri che riaffiorano -
12/03/20 23:45Segue »
"Uniti per la provincia di Cremona": il territorio si mobilita per i nostri ospedali
Nasce l'associazione promossa dalle forze economiche del territorio, Fondazione Arvedi – Buschini, la Libera Associazione Agricoltori Coldiretti, Associazione Industriali, Confartigianato Cremona e Confartigianato Crema, Libera Artigiani di Crema, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Confcooperative, per raccogliere fondi in sostegno dei nostri operatori sanitari in trincea contro il coronavirus -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
19/04/24 17:19Segue »
«Musicologia, restauro, lettere e beni culturali:
Università di Pavia: grande interesse per l’Open Day a Palazzo Raimondi
a Cremona corsi di laurea unici in Italia e particolari» -
26/04/24 17:38Segue »
“L’ora buca”, dove esprimersi, crescere e concretizzarsi
Il professor Patrizio Pavesi, direttore della testata, spiega quali sono gli obiettivi del progetto: un nuovo giornale online pensato per i ragazzi e creato con loro. Informarsi e informare attraverso la libertà e la curiosità degli studenti che si approcciano al mondo dei “grandi” -
22/03/24 17:16Segue »
I giovani come il “Big Bang”
Università Cattolica, celebrato il Dies Academicus nel 40esimo della presenza a Cremona. Giovanni Arvedi: «Facciamo sì che creino per la nostra comunità cose importanti»
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.