Il nuovo corso Vanoli riparte da un altro progetto in cui gli italiani avranno un ruolo centrale. Lo scorso giugno il club ha scelto senza indugi, sapendo di correre dei rischi: fuori Luca Vitali e Marco Cusin, non compatibili con il percorso di crescita disegnato dalla società, dentro forze fresche. Perché quando raggiungi il punto più alto della tua storia, occorre, paradossalmente, rifondare, cercando nuovi stimoli ed equilibri diversi. Questa sarà anche e soprattutto la Vanoli di Fabio Mian e Paul Biligha. Il primo, capitano. Il secondo pivot titolare dopo una stagione, quella scorsa, di grande crescita, tecnica e a livello di leadership.
Fabio Mian, 24enne goriziano, è uomo di poche parole e tanti fatti. Al terzo anno con la maglia Vanoli avrà un ruolo di enorme responsabilità, dentro e fuori dal campo. Partirà come cambio di guardia ed ala piccola, in un ruolo dove, fino a questo momento, Omar Thomas ha scricchiolato. Paul Biligha, classe 1990, arriva dal miglior campionato della sua carriera, dove ha dimostrato, nonostante i soli due metri di altezza, di poter competere con tutti i lunghi di questo campionato. Entrambi rappresentano al meglio lo spirito ed i valori della società, che ha fissato nella salvezza l’obiettivo stagionale.
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Alessandro Rossi

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