«Quattro quarti di grande continuità»
Torino, la neopromossa che sta provando a farsi strada tra le grandi del basket: sarà lei l'avversaria della Vanoli domenica pomeriggio al PalaRuffini che si preannuncia infuocato per i due punti, pesanti in ottica salvezza, che mette in palio. Una trasferta, quella in terra piemontese, che nasconde numerose insidie e coach Pancotto ne è conscio.
“Torino non è solo una partita di statistiche perchè dobbiamo crescere di personalità, essendo più esigenti: dobbiamo avere quattro quarti di grande qualità, bilanciando i miglioramenti in difesa con quelli in attacco. La difesa è il pilastro sul quale far crescere la partita. Adesso abbiamo bisogno di un leader, che è il gioco: è stata una settimana di lavoro solida. Adesso siamo incudine, cioè ci stanno martellando: quando sto sotto pressione alzo il braccio e ammetto di aver sbagliato, ma in sette anni di pallacanestro Cremona, quando la Vanoli ha avuto più punti alla quarta giornata ne ha avuti quattro. Non è una giustificazione: avremmo potuto avere qualcosa di più, ma il campionato è lungo Cremona nasce per lottare per la salvezza: questa è la nostra volontà perché ci sentiamo responsabili verso i nostri tifosi”.
Qual è l'obiettivo che ti sei posto per Torino?
“Dobbiamo migliorare le nostre percentuali: a Venezia con 22 tiri aperti non abbiamo fatto canestro, però li abbiamo prodotti. Migliorare la qualità offensiva ci dà più sicurezza Dopo il patatrac contro Trento la squadra si porta la scimmia sulle spalle e ha pressione: ogni partita è figlia di quello che hai costruito. Ho detto ai ragazzi che non dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento se sbagliamo un tiro: l'obiettivo è giocare meglio degli avversari”.
Gli americani sono finiti sulla graticola, per il rendimento non all'altezza...
“Quando sono arrivato tre anni fa, nessuno parlava con i giocatori. Io lo faccio con tutti. Mercoledì ero a mangiare il pollo fritto con un giocatore e non lascio mai un uomo da solo, per questo metto le qualità umane davanti a tutto. La capacità di saper soffrire ci sarà utile quando il campionato si deciderà”.
Vitali potrebbe rientrare per metà novembre: state monitorando il mercato?
“La risposta per Luca la darà lo staff, ma il suo rientro sarà il nostro acquisto dell'autunno: come coach voglio dare certezze e fiducia. Andiamo avanti con questo gruppo per rispetto verso chi si sta impegnando al suo posto, e a Luca per quando tornerà”.
La sfida di domenica può essere etichettata come scontro diretto?
“Importante si, perché tra squadre dello stesso livello: riuscire a fare un risultato importante a Torino servirebbe per la classifica e la fiducia. Il 17 agosto abbiamo acceso l'adrenalina e la vogliamo spegnere il 30 aprile: il senso del pericolo che permette all'adrenalina di irrorare tutto il corpo deve essere costante. Questa è tra le prime tre squadre per come lavora in allenamento che ho allenato”.
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