Alessio Lampis, fresco di Laurea Magistrale in Music and Acoustic Engineering, si racconta: «Sento di aver davvero imparato qualcosa, sicuro della direzione che ho intrapreso»
Alessio Lampis ha conseguito la Laurea Magistrale in Music and Acoustic Engineering presso il Campus di Cremona del Politecnico di Milano. Sta per iniziare un dottorato di ricerca a Vienna: «Mi sono diplomato in grafica pubblicitaria, un percorso sperimentale del Liceo Artistico di Cagliari, dopo aver studiato per due anni al Liceo Scientifico. Un cambio di esigenze: dalla scienza all’arte, più affine alla mia personalità. Tuttavia, la curiosità e l’attitudine al rigore mi hanno riportato inevitabilmente al mondo scientifico, laureandomi in Ingegneria Meccanica. Un’ulteriore iterazione in questo percorso formativo (comune a molti) ha voluto che mi allontanassi dall’Ingegneria Meccanica, considerandola troppo “industriale” e “fredda”. Una sintesi delle due realtà, quella scientifica e artistica, l’ho trovata nel corso di Laurea Magistrale Music and Acoustic Engineering del Politecnico di Milano. Un posto perfetto per me e le mie esigenze contrastanti. Come poi però ho capito dai miei colleghi della Magistrale, non sono stato, e non sarò sicuramente, l’unico ad avere bisogno dell’arte e della scienza nella propria vita».
Come giudica la sua esperienza presso la sede cremonese del Politecnico di Milano?
«Bisogna fare un distinguo quando si parla dell’esperienza cremonese: il Politecnico e la città di Cremona. Ho vissuto la prima essendo immerso nella seconda. Riguardo il Politecnico, la scuola è sicuramente tra le più prestigiose in Italia, e si percepisce. La qualità degli insegnamenti e della didattica è molto alta. Ne è una prova la sensazione che provo oggi quando ripenso ai miei due anni a Cremona: sento di aver davvero imparato qualcosa. Il polo è differente rispetto a quelli più centrali. È più piccolo, più a misura di studente. Questo porta con se dei pro e dei contro, che sono simili a quelli di cui si ha esperienza vivendo a Cremona. Una città relativamente piccola, con delle caratteristiche che contraddistinguono le piccole realtà»...
«Bisogna fare un distinguo quando si parla dell’esperienza cremonese: il Politecnico e la città di Cremona. Ho vissuto la prima essendo immerso nella seconda. Riguardo il Politecnico, la scuola è sicuramente tra le più prestigiose in Italia, e si percepisce. La qualità degli insegnamenti e della didattica è molto alta. Ne è una prova la sensazione che provo oggi quando ripenso ai miei due anni a Cremona: sento di aver davvero imparato qualcosa. Il polo è differente rispetto a quelli più centrali. È più piccolo, più a misura di studente. Questo porta con se dei pro e dei contro, che sono simili a quelli di cui si ha esperienza vivendo a Cremona. Una città relativamente piccola, con delle caratteristiche che contraddistinguono le piccole realtà»...
Emilio Croci

