«Ho sempre desiderato impegnarmi per aiutare gli altri a stare bene e ora che posso farlo da un punto di vista medico, sono proprio soddisfatta della mia scelta». Questo il pensiero di Beatrice Viola, studentessa all’ultimo anno di Medicina a Genova, dove è arrivata dopo aver frequentato il Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola nella nostra città: qui mantiene la sua residenza e torna spesso. Con lei chiudiamo la serie di interviste ai finalisti per la borsa di studio della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori di Cremona intitolata al medico cremonese Vanni Adami.
Come è arrivata a medicina? Ha ricevuto consigli?
«Ho scelto da sola: al quinto anno delle superiori, ho realizzato che mi interessavano con sempre maggior forza le scienze e il corpo umano. Il mio obiettivo da sempre era quello di prepararmi per un lavoro che mi permettesse di aiutare gli altri nel bisogno, sull’esempio di mio padre di professione educatore. Così, considerata la passione per lo studio del corpo umano, la scelta della facoltà di medicina mi è sembrata la più giusta. Ho provato il test d’ingresso una prima volta, ma non l’ho superato, quindi ho frequentato biologia, perché la ricerca delle malattie genetiche è l’altra mia grande passione, nata in seguito a uno stage al San Raffaele alla fine del quinto anno. Su consiglio della mia migliore amica, al termine del primo anno, ho però tentato nuovamente il test e, grazie alle nozioni apprese a Biologia, è andato bene e da lì non ho più avuto dubbi»...
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