Presentato lo scorso 17 novembre in Finarvedi, l’ambizioso piano per la valorizzazione dell’ex monastero di S. Monica di Cremona, esempio virtuoso di partnership pubblico-privata fra Regione Lombardia, Provincia e Comune di Cremona, Università Cattolica, Fondazione Cariplo e Fondazione Arvedi Buschini, è stato al centro del Dies Academicus che si è tenuto lunedì 19 marzo nell’aula magna dell’Università Cattolica alla presenza del Rettore, Franco Anelli, del sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, del Presidente della Provincia, Davide Viola e del numero uno della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio, mentre il presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano, Cesare Baldrighi, ha tenuto una lectio magistralis focalizzata sulle “strategie sostenibili del Grana Padano Dop”. Al termine della cerimonia la tradizionale consegna dei diplomi agli allievi.
Nel corso del suo intervento il Rettore Anelli, ricordando i numeri degli studenti di quest’anno, 372 e il numero complessivo dei laureati e dei diplomati della sede di Cremona, salito a 2.138 unità, si è soffermato sul futuro del polo universitario: la valorizzazione del complesso di Santa Monica, infatti, porterà a una composizione dell’offerta formativa di tre lauree triennali, di cui una in inglese e tre lauree magistrali, di cui due in lingua inglese, con una popolazione di studenti di non meno di 1000 unità, quindi più che raddoppiata rispetto al presente.
L’obiettivo è fare del nuovo polo universitario di Cremona, disponibile a partire dal 2020, il centro di formazione della classe dirigente italiana in ambito agroalimentare. E proprio per questo Anelli ha espresso «la profonda gratitudine dell’Università Cattolica, in primo luogo, alla “Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini”, la cui generosità e lungimiranza è stata decisiva. Ringrazio, in particolare - ha aggiunto Anelli - il Cav. Giovanni Arvedi che si è speso con grande e lucida determinazione per promuovere questo progetto. La nostra sentita riconoscenza va anche a tutti gli altri attori istituzionali che hanno offerto il loro essenziale contributo: il Comune e la Provincia di Cremona, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo».
Per Cremona ed il nostro territorio, dunque, una straordinaria opportunità che non fa che confermare come, nel corso del tempo - ha sottolineato Anelli - «le istituzioni e la società cremonese abbiano colto l’importanza di ospitare un presidio universitario qualificato, incline a porsi in relazione alle istanze del territorio e costituire da tramite con il progresso delle scienze e della tecnologia a livello internazionale». Il Rettore della Cattolica, presentando il relatore della lectio magistralis, Cesare Baldrighi, ha sottolineato con orgoglio come il presidente del Consorzio di Tutela Grana Padano sia anche «uno stimato alumnus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a suo tempo laureatosi in Scienze agrarie. Lo dico volentieri - ha concluso Anelli - perché questo fatto ci ricorda che al centro del nostro impegno e delle nostre strutture ci sono, anzitutto, le persone. In questo senso, i nostri laureati non solo rappresentano il principale e più evidente fattore della nostra reputazione, ma costituiscono un patrimonio di esperienze umane, culturali e professionali di inestimabile valore per la “Cattolica” e per l’intera società».

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