Per la rubrica "Io c'ero", la nuova opera del M° Roberto Solci
Jean de La Fontaine, Esopo, Fedro, Buzzati: nell’opera di Roberto Solci “Il viaggiatore favoloso ovvero il diavolo beffato” la saggezza e la profondità della fiaba affascinano il pubblico del teatro municipale di Piacenza. Mercoledì sera, nell’àmbito del “Festival MusicMediale” - giunto alla seconda edizione e dedicato alla musica contemporanea e ai nuovi linguaggi del teatro musicale -, ha debuttato la nuova opera firmata dal compositore cremonese. La platea ha risposto con entusiasmo, con una particolare soddisfazione espressa dalla direttrice artistica del teatro piacentino, Cristina Ferrari. Solci, a fine spettacolo, ha raccolto i complimenti del pubblico e degli stessi artisti, coinvolti in uno spettacolo fresco, accattivante e - qualità non da poco - di grande presa sugli ascoltatori più giovani. Canzoni, ballate e concertati hanno condotto per mano il pubblico del Municipale, accompagnato anche dallo sbalorditivo talento pittorico dell’artista camerunense Afran, autentico fuoriclasse del pennello: in una manciata di secondi ha dipinto - vernice bianca su tela nera - i volti di Pavarotti ed Einstein. Il fisico tedesco, durante le battute finali dell’opera, si trasforma in Giuseppe Verdi. Una perizia e una mano davvero sorprendenti. La musica di Solci: non può essere circoscritta né entro canoni specifici né può essere codificata in oziosi distinguo fra forma e contenuto. Sebbene l’organico dell’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio Nicolini possa suggerire i timbri di Weill il tratto e la poetica del compositore sono del tutto diversi: le linee melodiche sono dolci, mai angolose; l’orchestra, seppur a tratti impegnata in sezioni dalla ritmica più spiccata, mostra tinte da acquerello, con luminose screziature affidate a flauto, clarino e alla magia fatata del glockenspiel.
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00:00|June 22, 2023
S.F.