di Cremona ma continuo
a lavorare per la mia città»
La recente elezione nel Consiglio Regionale Lombardo rende inevitabili, sia per ragioni di incompatibilità formali sia per ragioni di opportunità, le mie dimissioni dalla carica di Vice Sindaco ed Assessore alla Pianificazione Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di Cremona.
Pienamente motivato rispetto alla nuova carica istituzionale che sono chiamato a ricoprire, vivo però con commozione il distacco dalle tematiche che per quasi quattro anni ho seguito con passione ed interesse, cercando di interpretare al meglio le istanze dei cittadini, delle imprese e degli operatori professionali con i quali sono quotidianamente entrato in contatto.
Grazie al coinvolgimento e alla collaborazione degli uffici comunali sono stati raggiunti obiettivi assolutamente significativi per la città, come l’adozione della Variante Generale al PGT, strumento di pianificazione che comporterà un efficace recupero del patrimonio edilizio esistente e la restituzione alla destinazione agricola di oltre 600.000 mq di territorio.
Nell’ottica della semplificazione e della trasparenza amministrativa è stato progettato, realizzato e attivato per i cittadini un percorso di dematerializzazione della pratiche edilizie e reso disponibile (attraverso l’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio e del Regolamento Viario e della Qualità Urbana) un corredo normativo in grado di fornire un quadro chiaro degli adempimenti e delle competenze.
Le politiche adottate in tema di pianificazione urbanistica e gestione del territorio hanno avuto riflessi importanti anche nell’attività di studio e progettazione in merito al recupero dei contenitori pubblici dislocati nella città, in un’ottica di rivitalizzazione delle funzioni: così è stato per l’immobile collocato nel parco del Vecchio Passeggio, restituito al volontariato e alla solidarietà cittadina attraverso l’operosità delle sue associazioni; Palazzo Pallavicino e Palazzo Raimondi danno invece prestigiosa ospitalità ad autentiche accademie della cultura e della bellezza cittadina come la Scuola di Liuteria e la Facoltà Universitaria di Musicologia.
Altrettanto significativa la collaborazione con l’Unione Sportiva Cremonese in merito alla realizzazione del Centro Sportivo G. Arvedi, da tutti riconosciuto come una struttura di primissimo livello, di fatto una assoluta eccellenza nazionale.
Il lavoro sinergico svolto per la riqualificazione del comparto Cremona City Hub e supportato da varie fasi di coinvolgimento e consultazione popolare, ha portato all’elaborazione di un progetto (selezionato dopo un concorso di respiro internazionale) di piena valorizzazione dell’area.
Nello stesso ambito potrà trovare collocazione il Polo delle Tecnologie di Cremona, iniziativa fortemente sostenuta dal mio assessorato e avviata grazie all’intesa tra il Comune, qualificati operatori del settore ICT, altri enti pubblici cremonesi e la sede cittadina del Politecnico.
Ringrazio il Sindaco Oreste Perri, con il quale ho avuto il piacere e l’onore di collaborare in questi anni: a lui va riconosciuta l’intuizione che lo ha portato al servizio della comunità cittadina, anticipando di fatto il desiderio di cambiamento che la gente chiede alla politica e agli organi di governo.
Non posso, inoltre, non ringraziare i miei colleghi Assessori, con i quali ho condiviso momenti di lavoro intenso e proficuo, nonché i gruppi consiliari, ai quali mi ha unito, pur nella differenza di carattere politico, una comune responsabilità istituzionale.
Un grazie particolare, infine, ai cittadini cremonesi, dai quali ho ricevuto il sostegno elettorale e il mandato politico sin dal mio esordio in Consiglio Comunale il 12 luglio 2004 come Consigliere di minoranza, consenso riconfermato nel successivo mandato amministrativo e nelle recenti elezioni regionali.
Mi accingo, dunque, ad intraprendere un diverso compito amministrativo: cercherò di assolverlo con lo stesso entusiasmo, la stessa curiosità e lo stesso spirito di servizio che mi hanno guidato negli anni trascorsi nel Comune di Cremona.
Intendo mantenere un saldo rapporto con la mia città, le sue istanze, le sue domande di cambiamento; cercherò di fare mie le esigenze e le necessità di un territorio sempre più vasto, favorendo l’emersione di quel patrimonio di valori e significati che sono propri della nostra terra e della nostra gente.
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