Intanto, due annotazioni flash. Parli al telefono con Enrico e ti sembra di conoscerlo da tempo. Familiare è la sua voce dopo averla ascoltata così tante volte la mattina, nella fascia del “drive time”, dalle 6 alle 9. Due. Gli parli e dimentichi la sua età. Enrico Galletti, voce cremonese di Linea diretta a RTL 102.5 (e anche firma del Corriere della Sera), è nato nel 1999 ma competenza ed esperienze professionali ti fanno pensare a una persona più adulta. In effetti, il fuoco sacro per la notizia, la curiosità di osservare la realtà e di raccontarla per condividere tratti di vita e spaccati di umanità risale a diversi anni fa, a quando ancora era un bambino. «Fare il giornalista - racconta - è sempre stato il mio sogno. Non la radio nello specifico, ma il giornalista sicuramente sì. I miei genitori, che nella vita fanno tutt’altro, mi raccontano di quando in occasione di un viaggio a Roma, davanti a Montecitorio o a Palazzo Chigi, ancora bambino mi fermavo incantato a guardare i giornalisti alle prese con microfoni e telecamere... Oppure ancora di quando mio padre, grande appassionato di calcio, mi ha “perso” allo stadio... per poi ritrovarmi davanti alla tribuna stampa: per guardare i giornalisti davo la schiena alla partita».
Una passione che gli fa bruciare le tappe. «Ho cominciato a Rtl 102.5 mentre ancora frequentavo il liceo classico “Manin”. La prima volta che ho usato un microfono era la vigilia dell’orale di maturità e incredibilmente per me contava soprattutto essere lì, in radio. Poi, per fortuna, anche l’esame è andato bene. Ma il debutto in radio è stato uno dei giorni più importanti della mia vita, un’esperienza che mi ha portato a cambiare tantissime cose».
C’è un momento che ha rappresentato la svolta per arrivare a dove è oggi?
«Non ce n’è una sola ma forse il momento più significativo è quando ho scritto il mio primo articolo per il Corriere della Sera. Tutto è nato da un post che avevo pubblicato su Facebook, in cui raccontavo una bella storia intercettata in Sardegna, post diventato subito virale».....
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