la vita come scudo
di Microcosmi (Itinerari di lettura)
Leggete questo libro perché è la prova tangibile di cosa significhi alta letteratura. Ispirazione. Potenza espressiva. Di fronte a un romanzo di simile statura la tentazione è quella di condensare l’entusiasmo in una frase soltanto, o di lasciarsi trasportare dalla forza delle emozioni dando forma a pagine di pensieri. Il “qui e ora” impone una misura, e così – con metodo e passione – si dà conto di una storia di straordinaria forza e bellezza. Mississippi, anni duemila. Nello squallore di Bois Sauvage, palude insalubre e degradata ai margini della città, vive Esch, e con lei suo padre – scontroso e instabile, piagato dalla solitudine e dall’alcool – e i suoi fratelli Randall, Skeetah e Junior. La madre, colonna portante della famiglia - luminosa e così bella nel suo guscio di pelle scura – morì di parto dando alla luce Junior, agile come un furetto e selvaggio come chi cresce tra tante braccia e tante voci ma senza il calore di una madre. Mentre i notiziari televisivi annunciano una tempesta in avvicinamento destinata a trasformarsi in uragano – Katrina il suo nome – la famiglia Batiste si prepara con mezzi di fortuna, nella realtà stentata di ogni giorno. Skeetah allena China, il suo pitbull bianco, per l’ennesimo combattimento, nonostante la candida bestia abbia appena partorito con sofferenza. Esch scopre di essere incinta di Manny, un ragazzo che ama con la forza totalizzante di un sentimento impossibile e che non avrà mai al suo fianco. Nello sconforto della disperazione brilla in lei la luce di un libro: Medea e Giasone gli eroi, avventura, fatalità e morte gli ingredienti. Il vento scandisce il tempo che separa Katrina dal villaggio, China lotta come una furia – eroica, stoica -, Esch porta nel grembo un seme pulsante di vita, suo padre perde le forze ma riesce in qualche modo a condurre i figli in salvo, traghettandoli dalla povertà alla desolazione del “dopo”. Una meravigliosa tragedia contemporanea, diretta da una scrittrice capace come poche altre di padroneggiare l’arte del raccontare.
PUBBLICATO SULL'EDIZIONE DI MONDO PADANO DEL 29 GIIUGNO 2018
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