Presentato Gea: un sistema di accumulo
e gestione smart dell'energia raccolta
In occasione del ventesimo anno d'attività la Gemal – Energie Rinnovabili, azienda di Pieve San Giacomo, specializzata in ricerca e sviluppo con fulcro l'energia green, ha presentato questa mattina il nuovo gioiello di casa, Gea, nuovo sistema di accumulo e gestione intelligente dell’energia fotovoltaica.
«Abbiamo lavorato per un anno sino a tarda sera intero – spiega il patron Silvano Lena –, per portare nelle case delle persone un concetto che era già stato ipotizzato ma che mai si era realizzato concretamente: il fotovoltaico anche di notte. Gea è un prodotto che sul mercato ancora non c'è, e sono fiero di avere un gruppo di lavoro che fa questo tipo di ricerca; siamo un'azienda dinamica, nella quale ci si aiuta, ci si confronta, si discute e si litiga anche, ma alla fine si arriva in fondo».
L'INNOVAZIONE DI GEA – «Credo che che con Gea sia stato sviluppato il prodotto ideale per l'autoalimentazione delle abitazioni e delle aziende – introduce Marco Lena, amministratore delegato della compagnia –, in maniera coerente col nostro progetto “Libera l'energia” (del quale la sede della Gemal, completamente autoalimentata, è un esempio, nda)».
L'Italia è coperta per circa il 30 per cento del suo fabbisogno elettrico dalla produzione di fonti rinnovabili, con oltre 600 mila impianti fotovoltaici in funzione e un secondo posto in Europa solo dopo la Germania. Gea si introduce in questo mercato come anello mancante della catena, acronimo di Green Energy Administrator, ma fa anche riferimento al mito greco di Gea, la dea primordiale, la Madre Terra, che prendeva energia dal cielo per darla alle creature viventi, allo stesso modo del sistema che acquisisce energia dal sole per offrirla alle persone.
«Il limite del fotovoltaico – prosegue l'ad –, è avere a disposizione grandi quantità di energia nelle ore più calde ma dover ricorrere al servizio elettrico di notte. Con Gea, il servizio elettrico diventerà il generatore d'emergenza».
Sostanzialmente, l'energia solare viene raccolta da moduli fotovoltaici e attraverso un inverter arriva al contatore Gse e quindi, prima che passi all'utente e per causarne la minor dispersione possibile, il cervello di Gea decide se spedirlo all'utente o accumularlo in una serie di batterie, che verranno poi sfruttate di notte. La centralina si occupa di analizzare i flussi energetici – costantemente monitorabili – e decidere la soluzione più vantaggiosa, fornendo apporto anche nelle ore notturne – potendo utilizzare i propri elettrodomestici in qualsiasi fascia oraria – e garantendo copertura in caso di black out, oltre ad essere certificato secondo normativa Cei e direttive Gse. Dal confronto tra un impianto fotovoltaico tradizionale risulta del 30 per cento migliore, minimizzando le dispersioni e massimizzando la resa.
I MODELLI E LE BATTERIE – L'offerta Gemal è pensata sia per uso domestico, con tre modelli monofase, sia per uso aziendale, ad alimentazione trifase. I tre modelli monofase presentati oggi, Gea 3, Gea 7 e Gea 15, hanno un ingombro modesto – quasi quanto un mobile – e sono studiati per le esigenze di produzione di kWh di chi li acquista (rispettivamente 3.5, 7.5 e 15).
«Per quanto riguarda le batterie – conclude Lena –, abbiamo fatto diversi test sulle batterie, scegliendo le migliori sul mercato e quindi costruendo Gea intorno ad esse, in modo tale da ricavarne le massime prestazioni».
Lo stock di batterie è nel pacchetto Safe Storage Service, secondo cui non vengono vendute all'utente finale – abbassando i costi dell'impianto Gea – ma restano della Gemal, che si occupa di una manutenzione quadrimestrale e che è costantemente collegata via internet in caso vi fossero problematiche (il sistema verrebbe in quel caso ripristinato entro 48 ore). Le batterie sono garantite per 2mila cicli completi, ossia l'equivalente di 8-10 anni.
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