Modello di stile e di eleganza, icona fashion seguita da migliaia di donne che desiderano migliorare il proprio look e risistemare l’armadio. Carla Gozzi, volto noto di Real Time come conduttrice di “Ma come ti vesti?” e “Shopping Night”insieme a Enzo Miccio, è stata ospite al teatro all’Antica di Sabbioneta per presentare il suo libro “Guardaroba perfetto”.

L’armadio racconta un po’ di ciò che siamo: cosa c’è in quello di Carla?
Il mio è organizzato per occasioni e ne ho ben sei. Uno per il lavoro come fashion consultant con vestiti total black, un altro per per le registrazioni tv, con abiti di stili retrò dagli anni Trenta agli anni Novanta, molto colorati. Poi c’è il guardaroba ‘social famiglia’, fornito di abiti e due pezzi bon ton con camicie e bluse, a cui si affianca quello ‘social amiche e amici’, che contiene capi importanti da sera o da cocktail. Senza dimenticare gli armadi ‘tempo libero’: per il mare scelgo i colori bianco e blu e le t-shirt a righe. Infine, la sezione ‘campagna’: tutte le sfumature del verde militare e del kaky, camouflage, tricot irlandese e scarponcini di cuoio.

Qual è il capo perfetto, che non dovrebbe mai mancare nel proprio guardaroba?
«L’abito ideale è il little black dress e la scarpa decolletè».

E l’accessorio fondamentale per valorizzare una donna?
«Il tacco di tutte le forme e di tutti i materiali, l’importante è che non sia meno di 8 centimetri».

Il segreto per avere il look adeguato a ogni situazione?
«Innanzitutto bisogna conoscere a fondo l’occasione alla quale presenziamo, gli ospiti e i  partecipanti».

Qual è la Sua icona di stile?
«Se penso al passato Jackie Kennedy, oggi Victoria Beckham».

Quando ha cominciato ad appassionarsi alla moda?
«Mi sono avvicinata alla moda giovanissima, dopo il collegio: da allora, vivo nella convinzione che il mondo debba vivere ‘nello stile’. E, perché no, anche nel colore».

Il Suo blog e i programmi televisivi sono molto seguiti, anche dalle giovanissime. Significa che il senso estetico e il buon gusto sono ancora un ‘valore’ nella nostra società?
«È vero, c’è ancora molto interesse per il look; in fondo è la nostra seconda pelle e ha un valore importantissimo».

Giorgia Cipelli

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