Sarà festeggiato domenica 21 settembre l’anniversario della dedicazione della chiesa di S. Sigismondo, a Cremona. La ricorrenza, accanto alla celebrazioni liturgiche, prevede anche l’ormai consueta apertura del complesso monastico, che sarà a disposizione dei fedeli e dei turisti dalle 9 alle 10.30 e dalle 14 alle 17.30, anche con visite guidate promosse, ogni mezz’ora, dagli “Amici del Monastero”. Tra le novità di quest’anno la “rimpatriata” degli ex di S. Sigismondo e la presentazione del progetto per la protezione della facciata dai piccioni.
Il programma del 21 settembre
Per due volte all’anno a S. Sigismondo le porte della clausura si aprono permettendo ai visitatori di accedere alla zona presbiterale della chiesa, oltre che al chiostro e al refettorio. Accade ogni 1° maggio (nella memoria liturgica di San Sigismondo) e a metà settembre (nell’anniversario della dedicazione della chiesa).
Domenica 21 settembre l’accesso ai visitatori sarà consentito al mattino dalle 9 alle 10.30. Alle 11 in chiesa la solenne Eucaristia.
Nel pomeriggio le visite continueranno dalle 14 alle 17.30. Alle 18 in chiesa il canto del Vespro, presieduto da don Michele Martinelli, vicario della parrocchia cittadina di S. Sebastiano.
A disposizione dei visitatori anche i volontari dell’Associazione “Amici del Monastero di S. Sigismondo”, per visite guidate che avranno inizio ogni mezz’ora.
Sempre gli “Amici del Monastero” cureranno una vendita benefica di stampe antiche con soggetti dell’Antico e del Nuovo Testamento, mentre alcune donne vicine alla comunità monastica proporranno prodotti dolciari fatti in casa. Il ricavato sarà utilizzato per sostenere le spese del progetto di protezione dai piccioni che nei giorni successivi sarà installato sulla facciata.
I lavori, che inizieranno subito dopo la festa del 21 settembre e dureranno circa una decina di giorni, salvo imprevisti meteorologici, sono già stati approvati dalla Soprintendenza. Il progetto, curato dall’arch. Franco Cristofoletti, prevede il posizionamento di dissuasori con aghi d’acciaio e “fili ballerini”, sul modello di quelli utilizzati sotto la Bertazzola, che impediranno la posa dei volatili. Costo previsto di alcune migliaia di euro.
Altra novità sarà la presenza del gruppo degli ex parrocchiani di San Sigismondo che ha deciso di svolgere proprio qui la consueta rimpatriata, avendo l’occasione di rivedere i luoghi frequentati nell’infanzia. Tra loro anche don Pierluigi Pizzamiglio, cresciuto proprio a S. Sigismondo, che concelebrerà la Messa delle 11, durante la quale non mancherà un ricordo nella preghiera rivolto proprio a loro.
La costruzione della chiesa e del monastero
Il 25 ottobre 1441 Bianca Maria, ultima erede dei Visconti, andò sposa a Francesco Sforza, figlio del condottiero Muzio Attendolo: Bianca Maria portava con sé una dote sontuosa, che comprendeva la città di Cremona; e per questo motivo la cerimonia di nozze, fastosa come si addiceva all’importanza dell’avvenimento, si svolse nella piccola, antichissima chiesa di S. Sigismondo, posta poco lontano dalla città.
Vent’anni dopo, il 20 giugno 1463, Bianca Maria volle ricostruire il monastero e una nuova grande chiesa sul luogo della cappella antica che aveva visto le sue nozze, come preghiera – recita il codice di donazione – “per l’incolumità dell’illustrissimo consorte, e nostra, e dei nostri figli”, e come ringraziamento a Dio per i grandi benefici concessi a lei e a Francesco, durante la loro esistenza. Monastero e chiesa furono affidati ai monaci Girolamini.
Bianca Maria morì nel 1468 e a quella data i lavori erano certamente già cominciati sia per ciò che riguarda la chiesa sia il monastero; la duchessa, nel suo testamento, dispose infatti l’obbligo, per gli eredi, di provvedere al finanziamento dell’impresa, che sarà però di fatto abbandonata fino all’avvento al potere di Ludovico il Moro. Solo nel 1488, infatti, il duca di Milano decise di riprendere i lavori e di pagare finalmente ai monaci il denaro che era loro dovuto. Sulla fabbrica calò di nuovo il silenzio. Solo nel 1517 si hanno di nuovo notizie della chiesa: una bolla di papa Leone X che dispose l’incremento patrimoniale dell’abbazia. I lavori si protrassero, probabilmente, ancora per qualche anno: certamente erano ormai compiuti nel 1535, quando cominciò la campagna decorativa che ha reso la chiesa uno dei gioielli della pittura rinascimentale cremonese e lombarda.
Soppresso il monastero dei Girolamini verso la fine del ‘700, chiesa e monastero divennero sede di parrocchia fino al 2007, quando il complesso tornò monastico e ospitando la comunità claustrale delle monache domenicane (Monastero “S. Giuseppe”), trasferitesi a Cremona da Fontanellato (PR).
La dedicazione della chiesa: 15 settembre 1600
Probabilmente nel quadro della riorganizzazione ecclesiale a seguito del concilio di Trento, che vede in Diocesi l’incremento della dedicazione di chiese (Cattedrale compresa: 2 giugno 1592) si colloca anche la dedicazione della chiesa di S. Sigismondo a 137 anni dalla sua fondazione.
Il vescovo di Cremona Cesare Speciano la dedicò il 15 settembre 1600, come attesta l’iscrizione scolpita sulla base della terza lesena di destra (partendo dal coro):
Divo Sigismondo martiri / burgundionum regi dicatum / templum monachorum heremitarum / divi Hieronimi de observantia / solemni ritu Consecravit / Cæsar spetianus episcopus Cremonensis / et xl dierum indulgentiæ / annua Consecrationis / die donavit / m.d.c. die xv septembris
Cesare Speciano, vescovo di Cremona, consacrò con rito solenne il tempio dei monaci eremiti osservanti di san Girolamo dedicato a san Sigismondo martire re dei Burgundi e assegnò 40 giorni di indulgenza nel giorno anniversario della consacrazione il 15 settembre 1600.
Orari di apertura e delle celebrazioni
La chiesa di S. Sigismondo è aperta ogni giorno dalle ore 6.45 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Le celebrazioni festive prevedono in chiesa i Primi Vespri alle 18.00 (sabati e vigilie festivi); la Messa alle 11 e i Secondi Vespri alle 17.
Nei giorni feriali si celebrano alle 7 la Messa, seguita dalle Lodi Mattutine e dall’Ora Terza, i Vespri, invece, sono alle 18.
Ulteriori informazioni sul sito internet del monastero di S. Sigismondo all’indirizzo www.diocesidicremona.it/monasterodomenicano.
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