Presso la Sala Pirelli di Palazzo Pirelli si è svolto l’evento di consegna del riconoscimento “Stella di Fondazione Trapianti Onlus: promuovere la cultura della donazione” alle strutture del Servizio Sanitario Regionale lombardo che si sono distinte per il loro impegno sul fronte, in particolare, della donazione di organi e tessuti a scopo di trapianto.
In apertura, il commosso ricordo, da parte del direttore generale dell’ASST Cremona, Ezio Belleri, di Sonia Bonoli, infermiera del COP dell’ASST, mancata tragicamente nei giorni scorsi.
A introdurre i lavori, i saluti istituzionali di Guido Bertolaso, Assessore Welfare Regione Lombardia; Patrizia Baffi, Presidente della III Commissione permanente - Sanità di Regione Lombardia; Roberto Anelli e Davide Casati, Consiglieri regionali; Giuseppe Piccolo, Coordinatore trapianti Regione Lombardia, che, assieme a Marco Sacchi, ha presentato i dati dell’attività di donazione e trapianto in Lombardia.
Con la moderazione di Leonio Callioni, la Presidente di Fondazione Trapianti Onlus, Marina Morgutti, e Sergio Vesconi, coordinatore del Comitato Scientifico del Progetto Stella, hanno presentato le attività della Fondazione, il Progetto Stella e i risultati ottenuti. A seguire, la consegna degli attestati alle strutture ASST e IRCCS alle quali è stato conferito il riconoscimento.
Sono intervenute inoltre le principali associazioni di settore con i saluti di Lucio D’Atri, vice presidente vicario di AIDO Lombardia; Giuseppe Vanacore, Presidente nazionale ANED. Ha chiuso gli interventi Massimo Cardillo, Direttore SC Trapianti Lombardia-NITp della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
A conclusione dei lavori, gli interventi della presidente Marina Morgutti e della vicepresidente Francesca Boldreghini, che hanno ringraziato la famiglia Fedriga per il fattivo sostegno alla Fondazione. Emanuele Fedriga, accompagnato dai figli Filippo e Alessandra, ha ricordato i valori di solidarietà e vicinanza umana contenuti nel consenso alla donazione di organi, primo tassello del sistema trapianti.
CREMONA, PREMIATA LA CULTURA DEL DONO
L’Asst di Cremona è stata premiata per l’impegno della dirigenza e del personale sanitario nelle azioni di governo e nella gestione clinica del processo di donazione di organi e tessuti, nonché le altre iniziative messe in campo per favorire la crescita della cultura della donazione.
A ritirare il premio c’erano il direttore generale Ezio Belleri, il direttore del dipartimento emergenza urgenza Enrico Storti, l’équipe del coordinamento donazione organi e tessuti diretta da Alberto Bonvecchio e composta dalle dottoresse Angela Ribola e Sofia Ananiadou, dall’infermiera Olga Kouadio e la referente organizzativa DAPSS Prelievo organi e tessuti Scilla Pagni.
«SONIA AVREBBE DOVUTO E VOLUTO ESSERE QUI CON NOI»
«Ieri mattina, proprio a quest’ora, nella chiesa dell’Ospedale di Cremona si è celebrato l’ultimo saluto a Sonia Bonoli, infermiera del Coordinamento scomparsa una settimana fa per un tragico incidente stradale – ha ricordato Belleri. «Oggi Sonia avrebbe dovuto e soprattutto voluto essere qui a ritirare il Premio Stella che per l’Asst di Cremona è un riconoscimento molto importante. Non possiamo nascondere di vivere la sua assenza forzata come un’ingiustizia. Qualcosa che solo qualche giorno fa era impossibile immaginare».
«Sonia Bonoli era una professionista seria e preparata con molta passione per il lavoro e la cura.
Il suo impegno nell’attività del prelievo d’organi e tessuti, svolta insieme a quello di tutta l’équipe del Coordinamento, ha contribuito a diffondere la cultura del dono alla gente comune e ai sanitari. – ha continuato Belleri. Lo ha fatto con competenza ed energia ha insegnato educando, con l’intento di lasciare una traccia profonda in un ambito non semplice. E ci è riuscita».
«Il premio appena ritirato acquisisce un valore immenso se messo in relazione alla vita di Sonia Bonoli e alla sua professione – ha concluso Belleri. Manterremo gli impegni presi in ambito di donazione di organi e tessuti con maggior determinazione in memoria di Sonia a cui dedichiamo il premio».
UNA PROCEDURA RIGOROSA
«Dai primi mesi del 2022, l’Asst di Cremona ha emesso un’articolata procedura aziendale per la gestione del percorso di fine vita. Siamo tra i pochi ospedali in Italia ad operare in questo modo: questo approccio porta a considerare questa strada solo qualora abbia senso dal punto di vista etico e terapeutico. Il trattamento di fine vita è a sua volta una terapia, per accompagnare il paziente verso ciò che sarebbe il naturale decorso della sua condizione. Il giusto tempismo è fondamentale sia per comunicare con la famiglia sia per disporre ciò che è necessario a rendere efficace l’intero percorso di donazione» , ha affermato Bonvecchio.
ASST DI CREMONA, NEL 2024 PRELEVATI 45 ORGANI E 320 CORNEE
Nel 2024 le donazioni a cuore battente sono state 13. A queste si aggiungono 2 donazioni a cuore fermo e 4 multi-tessuto che hanno consentito di prelevare 45 organi; 304 le cornee inviate alla banca. Nel primo trimestre del 2025 i dati sono molto significativi: 3 donazioni a cuore battente e 2 a cuore fermo che hanno portato al prelievo di 12 organi e 120 cornee «Con un numero maggiore di donatori si potrebbe fare di più. Esprimere il proprio consenso in vita è importante, soprattutto per non lasciare la decisione ai famigliari» spiega Bonvecchio che aggiunge: «Ogni anno circa 8500 persone sono in attesa di ricevere un organo, mentre i trapianti effettuati si attestano a 4000. Il dono restituisce una possibilità di vita piena e il ritorno alla socialità a chi soffre d’insufficienza grave d’organo. Questo è motivo di orgoglio e grande soddisfazione anche per i sanitari»
Descrizione, obiettivi e metodo del progetto Stella di Fondazione Trapianti
Il Progetto Stella, ideato da Fondazione Trapianti Onlus, giunge a conclusione della valutazione del biennio 2023-2024, valorizzando le strutture ospedaliere che si sono distinte per il loro impegno nel governo del complesso processo clinico e organizzativo che si conclude con il trapianto, con un particolare accento sull’aspetto dell’identificazione e della segnalazione dei potenziali donatori.
Attraverso un metodo partecipativo e scientificamente rigoroso, il Comitato scientifico ha analizzato le schede di valutazione compilate a cura delle Direzioni Generali delle strutture sanitarie aderenti al progetto. Per la valutazione si è utilizzata una griglia predisposta dal Comitato, che ha considerato: aspetti organizzativi della struttura (con particolare riferimento alla struttura del coordinamento ospedaliero e alle indicazioni del Piano Nazionale Donazione); percorsi e programmi specifici sull’identificazione dei potenziali donatori nelle diverse tipologie (organi e tessuti da cadavere, a cuore battente e fermo, da vivente), con relativi protocolli e procedure; aspetti e modelli innovativi; iniziative di formazione interna; iniziative di promozione della cultura della donazione verso la popolazione; rapporti con associazioni di volontariato del settore; risultati (secondo gli indicatori riportati nel PND). A completare la valutazione, una scheda di autovalutazione (punti di forza e di debolezza), compilata dalle Direzioni Generali.
La partecipazione delle strutture sanitarie al progetto — gratuita, libera e spontanea — è avvenuta a seguito di candidatura degli ospedali, per ora con un perimetro regionale, limitato al pubblico.
La partecipazione al progetto è stata proposta a tutte le strutture pubbliche del SSR, 24 di queste hanno aderito, 20 sono state valutate positivamente.
Ospedali a cui è stata assegnata la Stella di Fondazione Trapianti
● ASST Brianza
● ASST Crema
● ASST Cremona
● ASST Garda
● ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano
● ASST Lariana
● ASST Lecco
● ASST Mantova
● ASST Nord Milano
● ASST Ovest Milanese
● ASST Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
● ASST Santi Paolo e Carlo di Milano
● ASST Sette Laghi di Varese
● ASST Spedali Civili Brescia
● ASST Valcamonica
● ASST Valle Olona
● Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
● Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia
● Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza
Queste strutture si sono distinte, con le loro specificità all’interno del sistema trapiantologico regionale, per l’impegno a promuovere azioni sul piano organizzativo adeguate a sostenere e valorizzare il ruolo dei professionisti nei processi di identificazione e gestione delle potenzialità di donazione. È stata prestata particolare attenzione alle soluzioni innovative, alla formazione continua del personale, al rapporto con la società (pazienti e famigliari, associazioni, mondo della scuola), alla collaborazione con la rete regionale.
L’evento ha rappresentato un momento cruciale per consolidare l’impegno collettivo verso una cultura della donazione sempre più diffusa e radicata nella comunità.
"Fondazione Trapianti è da sempre impegnata a diffondere la cultura della donazione negli ospedali e nella società civile, collaborando con il Centro Nazionale Trapianti, il Coordinamento Regionale, le strutture regionali e le associazioni di volontariato. L'assegnazione delle "Stelle" intende riconoscere l'impegno, spesso misconosciuto, delle strutture e dei professionisti coinvolti nel processo di donazione e trapianto, grazie al quale, ogni anno, migliaia di pazienti senza alternative terapeutiche possono tornare a una vita normale", così Marina Morgutti, presidente di Fondazione Trapianti Onlus.
“I dati presentati dagli ospedali lombardi testimoniano l'impegno dei professionisti coinvolti, e lasciano prevedere un ulteriore miglioramento delle attività di donazione, con l'adesione ai programmi innovativi sviluppati negli ultimi anni e "nati" in Lombardia. L'attività dei sanitari va tuttavia necessariamente affiancata da un’opera di educazione e formazione "culturale" dell'intera società civile, che chiarisca il significato del "donare", neutralizzi fake news e falsi convincimenti, e riconosca il valore umano e sociale della donazione. Migliaia di pazienti devono ogni anno la vita ad un "sì", espresso magari in Comune, con l'emissione della carta d'identità; e migliaia di pazienti aspettano che un "sì" permetta loro di vivere”, ha dichiarato Sergio Vesconi, coordinatore scientifico del progetto Stella.
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