Lituana di nascita e trasferitasi in Italia da 18 anni, Jurgita Gelumbauskaite ha avuto un percorso lungo e difficile per affermarsi come donna. E ancora oggi, che è assessore alle Politiche Educative del Comune di Sesto ed Uniti, deve lottare per essere presa sul serio. «C’è una citazione che mi piace molto e che sento mia: non giudicare una donna in ginocchio: non sai mai quanto è alta quando si alza. Perché credo che una donna debba sempre trovare il modo di valorizzarsi», racconta.
Qual è stata la sua storia?
«Sono arrivata in Italia per amore. Ma non è stato semplice: ero una donna, ero straniera, ero madre. Tutti fattori che portano ad essere vulnerabile, come lo sono tante donne nella mia stessa situazione. Nel mio caso non è stato neppure possibile prendere la cittadinanza italiana, perché purtroppo ancora oggi la legge lituana non permette di avere doppia cittadinanza. E questo mi limita in tante cose. E’ una delle tematiche che mi vede combattere in prima linea. Il prossimo anno ci sarà un referendum per chiedere la possibilità di avere doppia cittadinanza, e insieme alla Comunità Lituana Lombarda stiamo cercando di sensibilizzare i nostri politici su questo tema. Lo facciamo per i nostri figli, per le nuove generazioni».
(...)
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