«Conte verso l’oblio»
L’europarlamentare Massimiliano Salini, di Forza Italia, cala il suo giudizio “tranchant” sulla crisi del Movimento 5 stelle e ci dice anche come andrà a finire tra Grillo e Conte. «La crisi dei 5 stelle - commenta - era del tutto prevedibile anche se, ovviamente, sembra sempre facile dirlo a posteriori. La natura incerta del contenuto del programma politico dei 5 stelle è sempre stata denunciata, fra l’altro anche da loro esponenti. È sempre stato difficile capire cosa ci sia dentro questo Movimento, oltre alla iniziale protesta contro ogni forma di potere costituito, anche se legittimamente eletto. Inevitabile che, nel tempo, emergesse una serie di fattori, anche interpersonali, a corrodere il contenuto della loro proposta politica, sempre ammesso che ci fosse una proposta valida culturalmente. I 5 stelle sono stati via via indeboliti dal fiorire di elementi di fragilità, presenti però sin dall’inizio. È quasi inevitabile che queste tensioni esplodano quando si è pronti a dire tutto e il contrario di tutto, a combinare forme di iperliberismo con forme di iperstatalismo, dalla rinuncia ad una parte delle retribuzioni a favore della piccola industria italiana, poi il sostegno al reddito di cittadinanza, legge che va proprio contro gli interessi proprio della piccola industria. Poi, basta guardare le figure di Beppe Grillo e Giuseppe Conte: differenza direi antropologica per storia, per narrazione, per contenuti espressi. Il loro essere così opposti e differenti è la rappresentazione plastica che, al suo interno, il Movimento aveva elementi di autodistruzione».
Come andrà a finire lo scontro senza quartiere tra Grillo e Conte?
«Se rimane in vita, il Movimento 5 stelle rimane come forza politica legata a Beppe Grillo. Non si può immaginare qualcosa di diverso. Non credo che scomparirà e potrebbe ritrovare nuovo vigore in una qualche forma di lotta anti-sistema guidata da Grillo. Non esisterà più, però, come forza di governo»....
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