Presentata la nuova area Covid-19 del Pronto Soccorso di Cremona, ricavata dalla riqualificazione di spazi precedentemente adibiti ad uffici e depositi. La nuova struttura è stata pensata con l’obiettivo di garantire la separazione dei percorsi per i pazienti covid e “no covid”, facilitare il lavoro degli operatori e migliorare il comfort.
Adiacente alla camera calda del Pronto soccorso, è dotata di sei posti di osservazione con gas medicali e di una postazione di osservazione per gli operatori sanitari. Vi è inoltre un locale per la diagnostica radiografica mobile e una sala d’attesa con bagni dedicati ai pazienti.
Due sono le linee di accesso: una per i pazienti (linea verde) e una per gli operatori sanitari. Quest’ultima è caratterizzata da un’ulteriore suddivisione in entrata e uscita per favorire la vestizione protetta e la successiva svestizione del personale.
I lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti nel rispetto di tutte le normative di prevenzione Covid-19: le pareti e i rivestimenti risultano perfettamente sanificabili; l’intero comparto è dotato di un nuovo impianto per la climatizzazione invernale ed estiva tramite ventilcolvettori a controsoffitto. Inoltre, è stato istallato un sistema di areazione a “tutt’aria esterna con installazione di un filtro assoluto” per garantire il ricircolo dell’aria mantenendola pulita.
“Penso che l’apertura del nuovo Pronto soccorso Covid sia un gradito ed atteso regalo di Natale per la popolazione e per il personale del Pronto Soccorso - ha spiegato Francesca Co’ (Direttore Pronto soccorso Aziendale e Medicina d’Urgenza). La separazione dei percorsi tra pazienti sospetti Covid-19 e tutti gli altri pazienti che si rivolgono al Pronto Soccorso, inizia al pre-triage esterno - una tappa obbligata per chi accede al servizio - e prosegue all’interno dell’Ospedale con una via di accesso separata verso un’area specifica. La separazione è sia strutturale che funzionale”.
“La nuova area Covid – precisa Giuseppe Rossi (Direttore Generale ASST di Cremona)– è dotata di tutte le tecnologie d’avanguardia per la gestione di pazienti con insufficienza respiratoria anche grave e sarà presidiata H24 da personale medico ed infermieristico. Questo a garanzia dei migliori standard di cura e sicurezza per i pazienti. La riqualificazione non riguarda solo i muri, a cambiare è il concetto di Pronto soccorso, a tutti gli effetti un reparto dell’Ospedale e non un luogo di smistamento dei pazienti”.
“La presentazione di oggi ha un duplice valore – ha aggiunto Lia a Beccara (Responsabile pronto soccorso). Da un lato siamo orgogliosi si offrire ai cittadini un nuovo servizio che risponde alle esigenze dettate dalla pandemia in corso. Dall’altro ci offre l’occasione per ricordare la dottoressa Silvia Villa, tragicamente scomparsa il 19 ottobre del 2019. (Villa è stata medico urgentista in servizio al Pronto Soccorso e alla Medicina d'Urgenza dal 2008). Il ricordo della dottoressa Villa sarà il filo rosso che ci accompagnerà nel lavoro per costruire il futuro; un cammino fatto della dedizione appassionata dei tanti medici che hanno svolto e svolgono la loro professione nell'ambito dell'emergenza-urgenza”.
All’iniziativa erano presenti
Giuseppe Rossi (Direttore Generale), Rosario Canino (Direttore Sanitario) Gianluca Bracchi (Direttore Amministrativo); Enrico Storti (Direttore Dipartimento di Emergenza); Francesca Co’ (Direttore del Pronto Soccorso Aziendale e Medicina d’Urgenza); Lia a Beccara (Responsabile Pronto soccorso); Scilla Pagni (Responsabile Area Emergenza Urgenza) Amedeo Bonazzoli (Coordinatore Pronto Soccorso); Rosario Oddo (Coordinatore Medicina d’Urgenza); Don Marco Genzini (Cappellano Chiesa Ospedale)
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