E’ stato un grande successo anche la «XVIII Giornata del Socio» di Banca Cremasca e Mantovana con in programma un tour ricco di cultura e di fascino: la visita alla Modena del Medioevo e dei secoli tra il Seicento e l’Ottocento, oltre alla possibilità, unica, di visitare la casa di Enzo Ferrari e il suo Museo, dove i soci della Banca hanno potuto ammirare alcuni “gioielli”, costruiti a Maranello dove il «Drake» - come veniva chiamato Enzo Ferrari – aveva (e dove ha sede tuttora) la fabbrica del «cavallino rampante».
Erano circa 400 i Soci che, domenica 24 settembre, hanno affollato il centro di Modena, dove hanno ammirato i principali monumenti di questa bella città di 185mila abitanti.
In primis il Palazzo ducale, sede della Corte degli Estensi, la cui costruzione fu iniziata nel 1634 e terminata tra il 1814 e il 1859. Stupisce la maestosa facciata di questo palazzo, singolare per la Modena di qualche secolo fa, nonostante fosse considerata una piccola città. Dentro il Palazzo ha sede la prestigiosa «Accademia militare di Modena», di cui è stato possibile intravedere il famoso ed elegante «Cortile d’onore», sede delle cerimonie militari. Nel «Salone d’onore» si svolge, invece, ogni anno il «Ballo delle debuttanti». Suggestiva testimonianza dello sfarzo della piccola corte modenese nel Settecento, è il «Salottino d'oro», il gabinetto di lavoro del duca Francesco III, che nel 1756 lo fece decorare con pannelli rivestiti di oro zecchino. Di fronte al Palazzo si erge una statua dedicata all'eroe risorgimentale Ciro Menotti.
Dalla Modena laica a quella religiosa, unite da Piazza Grande. Il Duomo: capolavoro dello stile romanico, è stato edificato nel sito del sepolcro di san Geminiano, patrono di Modena. Nella cripta della Cattedrale si trovano le reliquie del santo, conservate in una semplice urna del IV secolo. I Soci hanno potuto ammirare sulla facciata i quattro celebri pannelli con le “Storie della Genesi” di Wiligelmo, il grande rosone del XIII secolo e i due leoni di probabile epoca romana che sovrastano il portale maggiore.
A fianco della cattedrale sorge la famosa torre campanaria detta la «Ghirlandina»: alta 89,32 metri, è diventata il simbolo della città. Fu costruita a partire dal 1179, quando fu innalzata come Torre di San Geminiano; fu rialzata nei secoli successivi con l'introduzione della caratteristica punta ottagonale ornata da due ghirlande, vale a dire due ringhiere di marmo, da cui deriva il nome «Ghirlandina». È ben visibile al viaggiatore che arriva a Modena da qualunque punto della città. La torre pende verso il vicino Duomo che a sua volta si rivolge verso il campanile.
Stagliandosi nello skyline modenese con la sua inconfondibile forma a cofano giallo, il Museo Enzo Ferrari, racchiude la storia del fondatore della Ferrari, oltre a presentare alcune tra le auto più belle e vincenti di sempre. E’ stato collocato presso la casa natale del «Drake», che un tempo ospitava anche l’officina di Alfredo Ferrari, padre di Enzo. Il leggendario inventore delle “rosse”, poco più che ventenne, aveva venduto tutto l’edificio per comprarsi un’auto da corsa. Amava già le grandi sfide. Oggi si direbbe che era «un visionario». In questo complesso museale è stato possibile leggere la storia di una Casa automobilistica conosciuta e amata in tutto il mondo attraverso le foto d’epoca, i motori (famosissimo il V12 cilindri, protagonista di tante vittorie di Formula 1), l’esposizione di automobili Ferrari da corsa e in configurazione stradale.
I Soci hanno potuto anche ammirare la mostra ‘Il Rosso e il Rosa’, che racconta del legame tra la Ferrari e le donne, attraverso l’esposizione di modelli di ogni epoca guidati da donne eccezionali del mondo dello spettacolo, della nobiltà e dello sport.
Terminata la visita alla città e al Museo Ferrari, i Soci hanno pranzato a Villa Cesi, a Nonantola. Costruita nel 1700 dalla famiglia veneta Cesi, questa splendida abitazione vanta anche un enorme parco ricco di vegetazione. Durante il convivio, il presidente Francesco Giroletti e il vice presidente Giuseppe Capellini hanno premiato con una targa d’argento Tarcisio Regazzetti, in qualità di Socio ‘con più anni di anzianità bancaria’, e la giovane Claudia Guerini, classe 1988, con un paio di ‘cuffie Beats’. Durante il viaggio di ritorno, a ricordo della piacevole giornata, ogni Socio ha ricevuto in regalo una confezione di Aceto Balsamico di Modena.
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