e salvaguardia
del nostro patrimonio
artistico-culturale»
Ad inaugurare la stagione delle mostre a Cremona sarà “Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria”, dal 2 aprile al 3 luglio nel Museo Civico Ala Ponzone.
Il 26 maggio 1573 Sofonisba sposava il nobile siciliano Fabrizio Moncada. Dopo gli anni passati a corte a Madrid come dama di compagnia della regina Isabella e tutrice delle infante, la pittrice cremonese veniva accolta nella piccola corte di Paternò, sulle estreme propaggini dell’Etna, dove iniziava una nuova vita. In verità, sono davvero scarse le notizie relative a quegli anni, passati nella cura del feudo e sempre assecondando il marito nella gestione delle attività economiche. Al fine di trovare una ricomposizione alle liti patrimoniali che agitavano i diversi rami della famiglia Moncada, Fabrizio si era imbarcato alla volta della Spagna per perorare la propria causa davanti al re, ma perì tragicamente in un attacco piratesco presso l’isola di Capri il 27 aprile 1578.
Sofonisba rimase a Paternò ancora un anno, ma poi decise di abbandonare la Sicilia per tornare a Cremona. Durante questo tempo non abbiamo notizie di una sua attività pittorica salvo che per la pala della Madonna dell’Itria oggi conservata nella chiesa dell’Annunciata di Paternò, formalmente donata dalla stessa Sofonisba al convento dei francescani. Con questa pala, Sofonisba riassumeva e concludeva le trasformazioni iconografiche della Madonna Odigitria, il cui culto era giunto in Sicilia dall’Oriente Bizantino.
La mostra al Museo Civico, esporrà al pubblico la pala recentemente restaurata per l’occasione, accanto ad altre testimonianze relative al periodo paternese dell’artista.
Una rassegna di opere (affreschi, dipinti su tavola e tela, sculture) provenienti dalla Sicilia, ma anche dal Nord Italia, permetterà di seguire l’evoluzione del tema iconografico dall’icona medievale della Madonna Odigitria a quella moderna dell’Itria....
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