nota stonata: «Recupero lampo
e il piede mi faceva ancora male»
Campionati europei di ginnastica a Mosca. Al termine delle qualificazioni l’Italia ha conquistato sei finali con tre ginnaste: nel concorso generale l’esordiente di Como, Elisa Meneghini (54.782), e la romana Giorgia Campana si piazzano rispettivamente in ottava e decima posizione, pronte ad affrontare la sfida all-around di sabato pomeriggio. Due acuti anche dalla catanese Carlotta Ferlito che stacca il sesto biglietto nelle qualifiche del corpo libero con 13.800, chiudendo addirittura in terza posizione alla trave con 14.200.
Unica nota stonata, nella sinfonia azzurra, è Vanessa Ferrari, straordinaria interprete della trave e seconda in Europa solo alle rumene. Il caporalmaggiore di Orzinuovi, infatti, è rimasto fuori da tutto. Dopo aver rinunciato al Concorso Generale per preservare il piede convalescente, Vanessa sporca la sua trave, non andando oltre un 13.833. Un parziale che sarebbe stato sufficiente se non avesse avuto tre connazionali davanti. Al corpo libero, invece, non gli riesce il primo salto acrobatico e finisce fuori pedana nel doppio carpiato conclusivo. E si ritrova prima riserva. «Abbiamo provato a tirar fuori il coniglio dal cilindro, senza riuscirci – dichiara Casella, riferendosi al miracoloso recupero della Ferrari dopo l’infortunio rimediato al Trofeo di Jesolo, a fine marzo –». «Devo dire che questa ragazza è davvero sfortunata – continua il DTN che la allena al PalAlgeco di Brescia –. Ai mondiali di Tokyo del 2011 si è fatta male nel riscaldamento della finale iridata. Alle Olimpiadi non ne parliamo. Senza l’ultimo incidente, in questo contesto, avrebbe lasciato il segno. Conoscendola, però, posso dire che sarà».
«Ho fatto quello che potevo – ha dichiarato Vanessa Ferrari, abbastanza serena accanto al suo Andrea (Cingolani, l’azzurro qualificato per la finale al corpo libero maschile) –. Il piede mi faceva male, nonostante gli antidolorifici. Saltare sul duro è stata una sofferenza. Ho fatto un recupero lampo dall’infortunio di Jesolo, tuttavia non sono riuscita ad allenarmi come avrei voluto. Ho sbagliato sull’ultima diagonale al corpo libero e non ho eseguito lo Tsukahara sulla prima. Purtroppo a fine giornata i punteggi tendono sempre a salire, così non ho avuto chance. Mi dicesse mai bene una volta!».
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