Crema, con “Musiche in abside” cinque eventi, di cui quattro nell’abside del Teatro San Domenico e uno in Sala Carlo Sforza Francia. La nuova proposta dell’Istituto Folcioni dal 30 marzo al 25 maggio prevede un originale percorso di teatro e musica, in due cornici particolari per scoprire l’ispirazione di composizioni dei grandi compositori. Il progetto è coordinato da Alessandro Lupo Pasini e valorizza sia i docenti, sia gli alunni dell’istituto che collaboreranno interpretando le melodie proposte. Saranno concerti uniti a rappresentazioni sceniche, per raccontare la vita dei compositori attraverso le loro note, ma anche mediante curiosità e aneddoti. Le prime quattro serate saranno dedicate al pianoforte, la quinta al flauto e all’organo cremasco Tamburini, costruito nel 1960 ed appartenuto al conte e musicologo Carlo Sforza Francia. Con l’aiuto di attori e di interpreti il pubblico entrerà nel mondo e nella vita dei celebri musicisti, per condividerne sentimenti ed esperienze.

Alessandro Lupo Pasini, in che modo è nato questo progetto?
«Si tratta di un format totalmente nuovo, ideato insieme con Giuseppe Strada, presidente della Fondazione San Domenico. Il prototipo riguardava solo la prima serata, intitolata “Paolina Leopardi racconta Mozart”, con l’attrice Sonia Bergamasco accompagnata da Marco Scolastra, messa in cartellone dalla Fondazione cremasca. Poi abbiamo intuito che si potesse proseguire con altri concerti e così è nato il progetto strutturato in cinque serate complessive. Il passo successivo è stato capire se limitarci ad una esecuzione didattica o se volere raccontare anche aneddoti, curiosità collegati a questi grandi musicisti in quel periodo storico in cui sono vissuti....

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Daniele Ardigò

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