Ora che le sue opere sono felicemente approdate sopra le pagine de “la Lettura” (l’inserto culturale della domenica del “Corriere della sera”), Margherita Allegri appare pronta a scrivere un nuovo capitolo del libro che racconta la sua luminosa carriera d’artista dal respiro sempre più ampio. Un’enorme soddisfazione, che oggi ha una valenza doppia: da una parte ci sono l’orgoglio e il vanto di mettere la propria griffe su uno dei quotidiani italiani a più larga diffusione, dall’altra c’è la sorpresa d’esservi arrivata in maniera (più o meno) casuale. «Mi emoziona e mi diverte la possibilità di “commentare” graficamente, in alternanza con altri quattro artisti, gli avvenimenti di più stringente attualità. Oltre a ciò, mi gonfia il cuore di gioia il pensiero che, nel tempo della tecnologia più avveniristica e della colorazione elaborata digitalmente, una mia striscia sia stata pubblicata in versione cartacea. Una sorta di ritorno al passato, che mi permette di andare a ritroso nel tempo», commenta compiaciuta. Benché vari anni siano trascorsi dal suo esordio dentro il contesto fumettistico («Un universo che mi affascinava già quand’ero adolescente», confessa), la vignettista mantiene inalterata la sua opinione circa il mondo dei comics e dell’illustrazione, giudicato «oltremodo fertile» laddove qualcuno s’impegni a gettare e, in seguito, a fare germogliare il seme della creatività....


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Fabio Canesi

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