Da quando il numero di cani ritrovati feriti a morte è aumentato in maniera preoccupante, nei bar che punteggiano le strade della Valsesia non si parla d’altro. Gli avventori, principalmente operai della zona indisponibili a rinunciare a un bicchierino a qualsiasi ora si presenti l’occasione, si dividono tra chi è convinto che la bestia responsabile delle uccisioni sia un lupo e chi crede sia un cane di grossa taglia, selvaggio ed evidentemente famelico. Tra i più informati c’è Luigi Balma che, lavorando nella forestale, ha incontrato i proprietari dei cani ammazzati e conosce la valle e le montagne che la circondano sin da bambino. Originario di Fontana Fredda, minuscolo paesino arroccato a 1800 metri d’altitudine, Luigi è aspro e taciturno, concreto e spigoloso come le cime che da sempre orlano il suo orizzonte visivo, ora appena addolcito dall’imminente nascita della prima figlia e dalla tenerezza della moglie Elisabetta, la cui premurosa grazia non sente di meritare appieno....


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