Esiste una Bellezza che senz’altro merita d’essere raccontata, ed è proprio in quest’ottica che la scrittura - almeno quanto altre forme d’Arte nobilitanti quali, per esempio, la musica, il cinema e la pittura - pare essere uno tra gli strumenti più adatti a centrare l’obiettivo. Ne è perfettamente convinto Cristiano Guarneri - giornalista, già attivo nell’ambito della Formazione Professionale - che, fra le pagine del suo nuovo romanzo, “Marta fuori dal guscio” (il secondo a sua firma, che segue il precedente e fortunato “In ogni caso, niente paura”), attinge alla realtà quotidiana per narrare - mediante il sempre necessario, utile “filtro” della creatività e della fantasia - una vicenda toccante, imbevuta di delicatezza e - soprattutto - di speranza.

La storia di Marta e del microcosmo che attorno a lei ruota (pubblicata dalla casa editrice “Itaca” all’interno della collana “Icaro”) è ambientata in una città di Milano descritta in maniera verosimile. Qual è il “motore” che dà il “la” alla trama?
«Partendo dal presupposto che, per quanto mi riguarda, io credo che nulla di ciò che viene narrato possa essere inventato in toto, ho realizzato un’opera che tratta di una vicenda di vita, calata in un determinato contesto, che guarda alla dimensione reale dei giorni nostri e offre il suo punto di vista...

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Fabio Canesi

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