“Ho sollecitato l’intervento del ministro Martina e il prossimo 25 febbraio mi auguro che arrivino delle proposte. Diversamente, la nostra linea è sempre la stessa: non vogliamo intervenire sul prezzo, perché lo fa il mercato, ma chiediamo che le oscillazioni del prodotto siano legate dalle oscillazioni del valore trasformato, perché se lo agganciamo ai valori europei non saremo mai competitivi”.
Così ha detto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che questo pomeriggio è intervenuto al convegno “Innovazione tecnologica e gestione dell’allevamento nelle bovine da latte”, organizzato dall’Informatore Zootecnico nel corso della 88ª edizione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari.
“Purtroppo da mesi assistiamo alle dichiarazioni di qualche improvvisato che va dicendo che va tutto bene – ha dichiarato l’assessore -. Invece, va peggio di prima. Trovo assolutamente inaccettabile e iniquo che, a fronte di un apprezzamento dei formaggi Dop, sia corrisposto un calo del valore della materia prima. Perché questa è una distorsione del mercato, a danno degli allevatori che non riescono a sopravvivere, per una disarticolazione della redditività all’interno della filiera”.
“Il mercato è libero se le regole vengono rispettate, mentre oggi siamo nella fase del mercato selvaggio – ha proseguito Fava, di fronte a una platea numerosa di allevatori, agronomi e studenti e nutrizionisti -. Non è dicendo che è obbligatoria la contrattualistica che si risolve il problema del prezzo, perché, paradossalmente in questa fase è un boomerang, dal momento che costringe gli allevatori a firmare quanto di fatto unilateralmente l’industria propone. Siamo arrivati addirittura a differenziare il pagamento della materia prima con due prezzi, uno legato ai volumi prodotti nell’ultimo anno delle quote e uno legato al valore del latte spot per le eccedenze. Così le aziende muoiono”.
Sul tema dell’innovazione, la Lombardia può contare sul Psr più “ricco” di sempre, con una dote di 1,157 miliardi di euro e una forte attenzione al progresso, con le misure ad esso dedicato, che sono la 1, la 2 e la 16. “Il mio timore è che, perdurando una situazione di crisi – ha spiegato Fava – venga meno lo slancio a investire, dal momento che siamo di fronte a misure in compartecipazione”.
Prima del suo intervento, l’assessore Fava ha consegnato il premio dell’Informatore Zootecnico “Allevatore dell’Anno” a Paolo Faverzani, 24 anni, produttore di latte di Stagno Lombardo (Cremona).
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