Uscire fra i fischi dopo aver conquistato il nono risultato utile consecutivo. Roba da Zini. La Cremonese non va oltre il pareggio con il Sudtirol e lascia il campo costretta a fare surf sugli ululati del pubblico. La contestazione poggia più sulle delusioni del passato che non sugli effetti reali prodotti nel contingente dai risultati della squadra. Vero, l'Entella si è allontanta di altri due punti, Vicenza e Pro Vercelli hanno rafforzato la loro posizione. Ma fra una settimana i grigiorossi renderanno visita ai piemontesi in uno scontro diretto che vale il secondo posto e il Vicenza deve pur passare da via Persico.
Considerazioni a margine di un 1-1 che può non soddisfare solo per il pessimo approccio alla gara di Abbate e compagni. Troppo svagata, la Cremo in quei primi minuti. Impacciata in difesa, dove i tre del reparto si trovano senza la rete di protezione del centrocampo e approssimativa in fase di impostazione. Il SudTirol capisce le difficoltà dei grigiorossi, pressa alto e raccoglie i frutti di un lavorìo ai fianchi che non conosce soste. Le tre punte fisse, il centrocampo che accorcia e lancia gli inserimenti di Furlan e Branca sono il biglietto da visita esibito da Rastelli sul piatto della tattica.
Torrente replica con il 3-5-2 scoperto nelle ultime settimane. Questione di equilibri, aveva suggerito nella conferenza stampa del venerdì. Davanti agli assalti ospiti, il sistema però vacilla. Sblocca il risultato Pederzoli. Punizione ben calibrata che si infila nel sette. Galli - incerto sostituto di Bremec - ci va, ma senza la convinzione necessaria ad evitare l'inevitabile. Lo svantaggio incrina subito la fiducia del pubblico nella squadra e il malcontento si insinua nella testa dei grigiorossi. Visconti e Palermo soffrono più di altri compagni, che comunque non se la passano benissimo. Per questo Torrente li sostituirà a cavallo dei due tempi. La Cremo si aggrappa ancora una volta ai suoi bomber e in qualche modo riesce a raddrizzare la sfida. Stavolta il colpo ravvicinato è di Brighenti, che fallirà invece il colpo d'ala nel finale dopo un'azione dirompente di Della Rocca. I grigiorossi non riescono però a cavalcare l'onda. Anzi è il SudTirol ad avere le occasioni migliori. Si rischia, ma comunque non si raschia il barile della speranza.
Con gli innesti di Caracciolo e Martina Rini le cose migliorano. La Cremo ritrova il gusto della spinta sulle fasce e una certa armonia nel dare continuità all'azione. Merito della magia del 4-3-3? Non proprio. Frutto della stanchezza che sorprende il SudTirol. Con gli ospiti meno aggressivi, i grigiorossi trovano gli spazi giusti per infilarsi nelle maglie difensive avversarie, mancando però il colpo del ko. Fuori bersaglio finisce il comodo colpo di testa di Minelli e stessa sorte seguono il piattone sghembo di Brighenti e la conclusione di Della Rocca sfavorita da un rimbalzo traditore. Anche l'assetto a totale trazione anteriore garantito dall'ingresso di Caridi non produce risultati. Il SudTirol esiste (in contropiede) e resiste sino al 94'. Così, su questo 1-1 scambiato per un fiasco, piovono fischi. Ingenerosi.

Paolo Loda

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