Luogo di culto sì, luogo di culto no. Gli islamici fanno discutere la città sull’opportunità o meno di costruire questo luogo per loro. E la discussione è anche interna al consiglio pastorale diocesano, dove gira voce che in tempi recenti qualcuno aveva proposto una lettera in favore del luogo di culto, ma che l’iniziativa, che vedeva la maggior parte del clero favorevole e molti componenti laici contrari, è stata stoppata. Ecco cosa ne pensano due componenti laici del consiglio.
Enrico Fantoni, componente del consiglio pastorale diocesano, direttore di due uffici, quello missionario e quello dei migrantes. «Vedo molto bene la costruzione di un luogo di culto, che si deve realizzare per diritto costituzionale e perché i documenti della Chiesa, a partire dal Concilio Vaticano II, contengono importanti dichiarazioni laddove si afferma la legittimità della religione islamica».
Non le pare che la gente abbia paura, oggi più che mai?
«E’ necessario abbandonare paura e timore e favorire l’incontro e la curiosità, verso tutto ciò che fa parte del mondo. Anche l’Islam fa parte del mondo. Ci sono difficoltà che stiamo vivendo tutti. Il fenomeno della Lega è dovuto a un momento di paura. Oggi la globalizzazione è una realtà»...
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