Il loro segreto è la materia prima, quei mattoni delle cascine in demolizione ancora così numerose dalle nostre parti dai quali si ottiene la terra rossa migliore, impiegata nei più importanti tornei internazionali di tennis. A Torre de’ Picenardi, nel cuore della pianura padana, opera Terre Davis, piccola azienda a conduzione familiare fondata nel 1975 da Umberto Garavelli che, anno dopo anno, ha saputo conquistare la vetta della classifica diventando la ‘testa di serie’ numero uno, ricercata dai più grandi campioni di tennis perchè solo su quella terra, dotata di uno straordinario potere drenante, gli atleti più dotati riescono ad esprimersi al meglio.
«Noi ci occupiamo solo della terra tradizionale» - spiega Anna Garavelli che insieme alla sorella gemella Rita oggi conduce l’attività. «Io sono laureata in lingue e seguo la parte commerciale, mia sorella in economia aziendale alla Bocconi e segue i rapporti con le banche». Imprenditrici di seconda generazione che hanno saputo raccogliere la sfida iniziata dal padre alcuni decenni fa, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla modernizzazione dell’azienda.
Un’attività dal successo planetario grazie ad un segreto che affonda le radici nel passato. Cioè la materia prima utilizzata. «I mattoni costruiti dal ‘700 alla fine del ‘900 erano pressati a mano e non meccanicamente per poi essere cotti al sole e non certo a duemila gradi come oggi».
Un procedimento differente che, da un lato, li rende più leggeri del 25% e, dall’altro, conferisce loro una capacità ineguagliabile di assorbire l’acqua e l’umidità. Ecco perchè i tornei più blasonati, là dove giocano i più grandi campioni, mostri sacri come Nadal, Federer, Sharapova e Williams, considerano la terra di Torre de’ Picenardi come la migliore in assoluto.
«A dispetto dei vari tentativi compiuti fino ad oggi con le materie plastiche - continua Anna Garavelli - la terra tradizionale fornita dai mattoni che ricaviamo dalle vecchie cascine costruite fino al ‘900 resta di un livello superiore. E anche se i campi in terra richiedono una manutenzione particolare rispetto a quelli sintetici, i circoli sportivi li richiedono lo stesso e i campioni più famosi prediligono proprio questa superficie che riesce ad esaltare il loro gioco, così come il gesto tecnico ed atletico».
E così, anno dopo anno, l’azienda è riuscita ad aggiudicarsi la leadership mondiale nella produzione di terre speciali e accessori per campi da tennis.
Tra i suoi clienti oltre 2.500 circoli tennistici e costruttori di impianti sportivi. Non solo: Terre Davis è da anni ormai il punto di riferimento dei più importanti tornei internazionali: dal Foro Italico a Roma a Montecarlo, dalla Fed Cup in Sicilia al Davis Cup Torino Indoor e molti altri ancora, conquistandosi peraltro una vasta fetta di clienti in Europa, Cina, Russia e anche in Australia, l’ultima importante commessa raggiunta lo scorso anno. Un risultato importante ottenuto sbaragliando la concorrenza più agguerrita. «Tempo fa la Federazione di tennis australiana aveva inviato in Europa una delegazione per studiare i campi in terra battuta presenti negli impianti sportivi più importanti. Alla fine i campi del Foro Italico, che realizziamo noi, sono risultati i migliori in assoluto ed è da lì che ci è stato chiesto di realizzare presso il Melbourne Park otto campi in terra battuta, il nostro fiore all’occhiello». D’altra parte Umberto Garavelli, che lo sport del tennis lo pratica personalmente, sa bene quanto sia importante la tenuta del terreno durante la partita. «Noi, invece - chiosa la figlia Anna - riusciamo molto meglio in ufficio».
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