Da pochi giorni Paolo Aramini è il nuovo presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Cremona, rinnovato dall’assemblea che si è tenuta in Associazione Industriali il 2 febbraio. Un’occasione importate per incontrare il nuovo timoniere, succeduto a William Grandi, e analizzare insieme a lui le principali problematiche che le piccole imprese si trovano ad affrontare, a partire dalla questione energetica, ma anche per capire quali saranno le priorità del mandato del nuovo presidente, che rimarrà in carica fino al 2026. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Presidente, partiamo dalla sua nomina. Se l’aspettava? E che cosa rappresenta, per lei, questo incarico?
«Veramente, quattro anni fa non avrei mai pensato di trovarmi presidente della Piccola Industria. In realtà, questo percorso mi ha portato a compiere questo passo di cui sono molto orgoglioso, felice e, allo stesso tempo, carico di tante responsabilità. Un incarico e un impegno perchè rappresentiamo oltre 300 aziende. Quindi, abbiamo il dovere di dare, il più possibile, la massima visibilità sia alle prospettive che ai problemi, cercando insieme di risolverli. In un periodo chiaramente molto complesso, questo rappresenta uno stimolo in più perchè rispetto al passato abbiamo tante cose che cambiano in tempi rapidi e tante varianti, interne ed esterne, che dobbiamo assolutamente risolvere tutti insieme»...
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