In Austria, per le zone rosse, è in vigore il Greenpass 2G (geimpft, genesen, ovvero vaccinati o guariti dal Covid), per accedere a locali come bar, ristoranti, pasticcerie, parrucchieri, centri estetici, e agli impianti di risalita. Questa la drastica decisione in vigore da lunedì 8 novembre, dopo il forte aumento dei casi rilevato nel primo fine settimana di questo mese: quasi diecimila sabato 6, più di ottomila il giorno dopo. Per recarsi sui posti di lavoro, invece, sarà ancora possibile ricorrere al tampone (Green pass 3G - geimpft, genesen, getestet). Ma non basta: a causa del drammatico andamento della pandemia covid, lunedì scatterà un lockdown generale per tutta la popolazione e non solo per i non vaccinati. Apparentemente più tranquilla, al momento, la situazione a Graz dove vive Alessandro Brun, ingegnere cremonese. Ecco la sua testimonianza.
Come sta vivendo la situazione? Qual è il suo stato d’animo?
«Sono abbastanza tranquillo, anche se i miei figli hanno appena avuto il Covid: avevano fatto da poco la prima dose del vaccino e sono risultati positivi: mia figlia asintomatica, in mio figlio, invece, si è manifestata una specie influenza abbastanza pesante per tre giorni, ma non è stato necessario andare in ospedale. E penso che, se non avessimo avuto tutte le informazioni che ormai abbiamo sul Covid, l’avremmo considerata una normale influenza»...
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