Le trasformazioni demografiche, del lavoro e delle imprese impongono nuove scelte in tema di Welfare, per evitare uno scenario di ulteriori disuguaglianze. Il “combinato disposto” tra calo demografico, invecchiamento, emigrazione e contestuale minore immigrazione, incalzante innovazione tecnologica sui processi di produzione e di consumo e contestuale stasi della produttività, precarizzazione del lavoro etc. produce inevitabilmente delle conseguenze sul PIL e sui servizi e le prestazioni sociali sanitarie e socio-sanitarie di cui fruiamo.
Si tratta di una questione fondamentale che si impone a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, impegnate a ri-programmare i servizi per i cittadini. Non meno importante lo è per le imprese, le cui scelte e performance ricadono inevitabilmente sulle sorti dei cittadini-lavoratori che, sinora, sono stati i maggiori contribuenti del Welfare e, relativamente a numerosi programmi/servizi, tra i destinatari principali.
Se ne parlerà martedì 14 gennaio a Cremona, presso l’UTR Val Padana – Via Dante n. 136, dalle 9 alle 13, al seminario organizzato dalla Provincia di Cremona – Settore Lavoro e Formazione, in collaborazione con la Provincia di Mantova e l’ATS Val Padana, dal titolo “Conciliare le trasformazioni: equità, vita, lavoro”, al quale potrebbero essere abbinati numerosi altri sottotitoli: uno fra tutti “chi pagherà il nostro welfare?”
Si alterneranno le voci di esperti quali: il sociologo Federico Butera, oggi Presidente della Fondazione IRSO di Milano, famoso per aver progettato le isole di lavoro per la Olivetti; Alessandro Rosina noto studioso di demografia, che oltre ad essere professore all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, coordina per l’Istituto Toniolo la principale indagine italiana sui giovani e scrive per diverse testate nazionali (La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Mattino, L’avvenire, Il Fatto Quotidiano, Il Giorno); Elisabetta Notarnicola professore associato all’SDA Bocconi School of Management, esperta in misurazione delle performance dei servizi socio-sanitari; Chiara Agostini ricercatrice dell’Istituto “Luigi Einaudi” di Torino, esperta in tema di povertà e inclusione e Giovanni Maria Gillini, dirigente dell’ATS Val Padana e coordinatore del Piano territoriale conciliazione della Val Padana (che include i territori di Cremona e di Mantova).
Oltre ai saluti istituzionali, non mancheranno interventi da parte della Rete territoriale di conciliazione: dai rappresentanti delle parti sociali al Segretario generale della Camera di Commercio di Mantova, al Presidente della Associazione delle RSA Cremonesi – ARSAC che forniranno il punto di vista di chi “lavora sul campo”e qualche spunto utile sul da farsi.
L'iniziativa è finanziata da Regione Lombardia nell'ambito del Piano territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro della Val Padana – biennio 2017/2018 ed è in fase di accreditamento da parte dell’Ordine degli Assistenti Sociali.
Per partecipare è necessario iscriversi al link https://forms.gle/GtFgSgAB19YH4gbf8 entro lunedì 13 gennaio alle 12.30.
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