"Facciamo insieme la battaglia perche'
lo Stato dia agli allevatori quello che e' loro e Regione non
debba attingere dalle tasche di tutti i lombardi per sostenere
il mondo allevatoriale in attesa di quel fantomatico Pon
promesso dal ministro Martina e ancora da definire". L'ha detto
l'assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava
all'assemblea annuale dei soci Apa (Associazione provinciale
allevatori) convocata dal presidente Riccardo Crotti alla fiera
di Cremona. Hanno preso parte all'assemblea i consiglieri
regionali Carlo Malvezzi e Federico Lena.
SISTEMA TORNI PROTAGONISTA - "In un contesto difficile come
quello della zootecnia lombarda - ha spiegato l'assessore Fava -
paghiamo volentieri un prezzo alto, quasi da socio 'di
maggioranza relativa', in attesa di una ripartizione piu' equa,
ma anche del ritorno di un ruolo piu' da protagonista del sistema
allevatoriale". "Tutto questo - ha proseguito - non dimenticando
che i sistemi vanno efficientati E che Aral debba, ad esempio,
rendicontare a Regione l'anno 2014".
SITUAZIONE DA RIEQUILIBRARE - "La situazione del mondo
allevatoriale - ha spiegato l'assessore Fava - continuano a
difendersi le realta' di Cremona e Mantova, ma occorre che si
riequilibrino costi e ricavi o rischiamo di non reggere oltre un
sistema che, generalmente, a livello regionale e nazionale,
registra delle difficolta' piu' che evidenti".
MINISTRO CHIARISCA SUL PON O SI RISCHIA - "Se non cambia
qualcosa con lo Stato nei prossimi due o tre anni - ha tuonato
l'assessore - credo che voi allevatori sarete costretti a pagare
un prezzo piu' alto di quello dovuto. Dobbiamo sapere cosa sara'
il Pon, come saranno ripartiti i 200 milioni, un dato che
attendiamo da due anni, e bisogna che il ministro Martina
chiarisca alcuni aspetti, non ultimo la' possibili di includere
il Sata nel Pon".
TAVOLO LATTE DA RIPORTARE IN REGIONE - "Sul fronte del prezzo
del latte - ha concluso l'assessore Fava - non vedo positivi
sviluppi. Continuo a registrare, soprattutto per aziende con
bassi parametri qualitativi, dati non positivi, con una crisi
che ha colpito molto di piu' in pianura e meno nelle zone di
montagna. La situazione e' peggiorata con il trasferimento del
Tavolo sul latte a livello ministeriale. Bisogna sbloccare la
partita dei premi accoppiati, realizzare un vero accordo con il
mondo industriale e riportare il a Tavolo a livello regionale".
© Riproduzione riservata
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