Ancora in crescita le esportazioni dei distretti tradizionali della Lombardia: l’incremento tendenziale è dello 0,9% nel quarto trimestre 2015, a valori correnti, per una crescita cumulata dell’1,6% nell’anno 2015.
Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali della Lombardia curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Se i mercati maturi hanno fornito l’apporto principale alla crescita dell’export nel trimestre ottobre-dicembre, mettendo a segno un +1,3% (contro il +0,2% dei nuovi mercati), sono stati invece i nuovi mercati il principale sostegno alla crescita delle esportazioni distrettuali nel complesso dell’anno (+2,1%, contro il +1,4% messo a punto dai mercati maturi).
Sono ben quindici i distretti, fra i ventitré analizzati di matrice tradizionale, che si sono distinti per una crescita delle esportazioni, tanto nel quarto trimestre 2015 quanto nel complesso dell’anno: in testa Meccanica strumentale di Varese (+11,6%), Metalmeccanica di Lecco (+9,7%) e legno e Arredamento della Brianza (+8,3%) e tre che, pur avendo registrato una contrazione dell’export nel trimestre ottobre-dicembre, hanno comunque chiuso l’anno con risultati positivi: Riso di Pavia (+3%), Meccanica strumentale del bresciano (+1,6%), Gomma del Sebino bergamasco (+1,3%).
Sale a quattordici il numero dei distretti che presentano un livello di export 2015 superiore a quello della fase pre-recessione (2008), per una crescita cumulata complessiva (2015 su 2008), a livello di aggregato regionale, pari al +3,7%.
Le esportazioni dei quattro Poli tecnologici lombardi hanno incassato una flessione nel quarto trimestre 2015 (-7,2%) ma chiudono l’anno in crescita tendenziale dell’1,1%, a valori correnti. Solo il polo farmaceutico lombardo presenta esportazioni in complessiva flessione nel 2015, sebbene superiori al livello della fase pre-recessione (2008). Riacquista slancio l’export del Polo ICT di Milano, nonostante sussista ancora un gap dell’11,3% rispetto al periodo pre-crisi.
I dati di Cassa Integrazione Guadagni 2015 mettono in luce una nuova contrazione delle ore autorizzate nei distretti tradizionali e nei Poli tecnologici della Lombardia, nell’ordine del 23,7% e del 42,4% rispettivamente.
“La crescita di quindici distretti lombardi su ventitré conferma che il 2015 ha segnato l’avvio della ripresa nella regione che traina l’economia del Paese” - ha dichiarato Paolo Graziano, direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo - “superando in diversi casi anche il livello dell’export precedente alla crisi. Questi dati dimostrano l’impegno forte delle nostre imprese, alle quali il Gruppo Intesa Sanpaolo continuerà ad assicurare supporto in termini di credito e iniziative mirate e dedicate”.
Le esportazioni dei distretti tradizionali lombardi - ha commentato Ilaria Sangalli, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo - si sono mostrate in costante ripresa negli ultimi anni, dopo la contrazione incassata nella fase più acuta della crisi 2009. Nonostante i mercati europei continuino a rappresentare il principale bacino di sbocco, emerge con forza la tendenza ad un progressivo allungamento del raggio di esportazione. Tra i mercati emergenti che nel 2015 hanno sostenuto l’export distrettuale lombardo si annoverano Cina, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Ungheria, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, India, Messico. Nello specifico - ha aggiunto Sangalli - le esportazioni dirette verso questi mercati si presentano in crescita sostenuta anche nel confronto con il livello di export registrato nella fase pre-crisi (2008), a testimonianza del fatto che le scelte strategiche delle aziende hanno radici profonde, che vanno oltre la fase di difficoltà o rallentamento che ha colpito l’economia mondiale a partire dal 2009”.
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