Un unico asse bancario dalle grandi potenzialità che si estende da Cremona a Mantova a Parma toccando anche le province di Brescia e Verona.
A questo porterebbe il progetto di fusione approvato nei giorni scorsi dai CdA delle due banche.
Tecnicamente l’operazione si configurerebbe come una fusione per incorporazione della BCC di Castel Goffredo in Banca Cremonese tenuto conto del risparmio dei costi, dei tempi di realizzo inferiori e della maggiore efficienza di tale modalità rispetto ad altre alternative.
I tempi dell’operazione non saranno brevi. Entro febbraio sarà consegnato in Banca d’Italia il piano industriale ed il progetto di fusione nei quali saranno delineati i valori economico-patrimoniali prospettici e i principi guida di gestione del nuovo soggetto bancario unificato. Diverse, infatti, sono le tappe obbligate da percorrere e naturalmente la decisione finale spetterà ai soci delle due BCC che dovranno dare il loro assenso all’operazione nell’ambito di una assemblea straordinaria.
Nel momento storico attuale, nelle more dell’approvazione del progetto di riforma del Credito Cooperativo, le aggregazioni tra BCC rappresentano una risposta all’evoluzione dei mercati del sistema bancario ed ai vincoli normativi sempre più stingenti imposti dalla Vigilanza europea.
Va in questa direzione dunque il progetto di fusione tra Banca Cremonese e la BCC di Castel Goffredo che porterà ad una nuova realtà che potrà contare su un super montante (raccolta diretta + raccolta indiretta + impieghi) di 3,2 miliardi di euro, un patrimonio di 150 milioni di euro, 37 filiali operative in 5 provincie (Cremona, Mantova, Parma, Piacenza, Verona e Brescia), oltre 5.600 soci, 295 dipendenti. Dimensione che garantisce maggiore solidità ed efficienza, ma che nulla toglie al radicamento con i territori di insediamento e le comunità locali servite dalle due BCC.
Dichiara il presidente di Banca Cremonese Antonio Davò: “Siamo sempre stati disponibili a valutare progetti di aggregazione con BCC vicine, affini per territorio e valori, senza andare a cercarle a tutti i costi. Il progetto di fusione con la BCC di Castel Goffredo ci offre l’opportunità di ampliare la nostra operatività e di consolidarci in vista degli scenari futuri che impongono alle BCC una dimensione minima maggiore, sempre con l’obiettivo di portare avanti il progetto comune di sostenere e far crescere l’economia locale. Questi ultimi anni sono stati particolarmente difficili, ora è il momento di tornare a crescere e guardare al futuro con più ottimismo. Ai soci, clienti e dipendenti della BCC di Castel Goffredo vogliamo assicurare la massima attenzione nel mantenere e preservare la rappresentatività della loro banca all’interno dei nuovi assetti societari. ”.
Dichiara il presidente della BCC di Castel Goffredo Leonardo Arrighi: “ Sono convinto che questa operazione porterà un importante valore aggiunto al territorio nella consapevolezza di compiere una scelta positiva per i nostri soci. Ho trovato in Banca Cremonese condivisione di valori e di intenti. Stiamo perseguendo un progetto che nella sua realizzazione esprime potenzialità elevate. Sta a tutti noi, amministratori, soci, clienti, dipendenti renderle reali per il beneficio di tutti ed in particolare per avere finalmente una realtà forte al servizio delle nostre comunità”.
Dichiara il direttore generale di Banca Cremonese Paolo Innocenti: “ il progetto valorizza e integra le peculiarità delle due BCC realizzando più ampie economie di scala, di scopo e di esperienza promuovendo così un significativo rafforzamento sul territorio della nuova banca. La fusione inoltre rappresenta una indiscutibile opportunità per creare un polo del Credito Cooperativo, importante, funzionale e adeguato all’inserimento nonché al maggior radicamento nel tessuto imprenditoriale e sociale nell’ampio territorio Cremonese e Mantovano che intendiamo servire al meglio.
Dichiara il direttore generale della BCC di Castel Goffredo Marino Freddi: “Il progetto di fusione al quale abbiamo lavorato aprirà nuove prospettive alla nostra banca che potrà contare su un solido supporto organizzativo, patrimoniale e di risorse messo a disposizione da Banca Cremonese. Insieme potremo raggiungere risultati migliori, garantire una maggiore stabilità ed efficienza, valorizzando al meglio il potenziale espresso dall’unione delle due banche.”.
I due istituti in cifre
Banca Cremonese, realtà ultracentenaria, opera con 24 sportelli di cui 5 a Cremona città, 11 in provincia di Cremona, 5 in provincia di Parma, 2 in provincia di Piacenza ed 1 in provincia di Brescia.
4.200 soci, 175 dipendenti, 86 milioni di euro di fondi propri, 636 milioni di euro di impieghi clientela, 717 di raccolta diretta. Tier 1 Ratio pari al 14,72%.
Particolarmente rilevante, accanto all’attività bancaria tradizionale, quella che Banca Cremonese svolge in qualità di impresa a responsabilità sociale.
Banca Cremonese è presieduta da Antonio Davò ed è diretta da Paolo Innocenti.
La BCC di Castel Goffredo rappresenta una realtà fortemente radicata sul territorio non soltanto mantovano, ma anche su quello bresciano e veronese. Fondata nel 1895, 125 dipendenti, 47 milioni di euro di fondi propri, 426 milioni di euro di impieghi clientela e 476 di raccolta diretta, ad oggi ha oltre 1.600 soci ed opera con 13 sportelli di cui 9 in provincia di Mantova (Castel Goffredo, Ceresara, Guidizzolo, Castiglione delle Stiviere, Medole, Porto Mantovano, Mantova, Roverbella, Curtatone), due in provincia di Brescia (Lonato del Garda, Carpenedolo) e due in provincia di Verona (Valeggio sul Mincio, Villafranca).
La BCC di Castel Goffredo, che ha sede a Castel Goffredo, è presieduta da Leonardo Arrighi. Marino Freddi ne è invece il direttore generale.
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