Chiusura dell’inceneritore entro il 31 dicembre 2024 con avvio dei rifiuti al bacino regionale. Incrociando coerenza degli scenari e piano industriale di LGH, che non contempla né la costruzione di un nuovo impianto, né un revamping forte. E' questa la prospettiva che emerge dal tavolo regionale per il decommissioning, istituito con delibera regionale del 13 marzo 2014 tra Regione, Provincia, Comune, Arpa Lombardia e ASL per una valutazione tecnica del ruolo dell’impianto di incenerimento di Cremona nella complessiva gestione dei rifiuti urbani a scala comunale, provinciale e regionale e una valutazione delle possibili alternative all’esercizio dell’impianto stesso. Il Consiglio regionale il 3 dicembre 2013, infatti, aveva votato all'unanimità una risoluzione che impegnava la Giunta regionale a definire criteri di "decommissioning selettivo", tesi a orientare la progressiva dismissione degli impianti di incenerimento a più bassa performance energetica e ambientale, e la cui capacità risultava in esubero rispetto al fabbisogno di rifiuto urbano prodotto in Lombardia. Il caso di Cremona era stato ritenuto un’esperienza pilota per il “decommissioning selettivo”.
Il tavolo regionale è partito nel novembre 2014 e si è riunito undici volte, di cui una proprio all’impianto di Cremona. Il risultato è un documento di 106 pagine, diviso in 8 capitoli, in cui vengono analizzati: quadro normativo e pianificatori di riferimento, tendenze evolutive, aspetti gestionali ambientali energetici ed economici, sostenibilità ambientale ed economica dell'impianto, contributi presentati al tavolo, fabbisogni di trattamento e smaltimento del rifiuto indifferenziato residuo e alternative percorribili. Il documento è stato inviato per volere dell’Amministrazione e della Presidenza del Consiglio a tutti i consiglieri comunali.
Il tavolo, per quanto riguarda le prospettive, ha deciso di valutare tutti gli scenari a disposizione a 360 gradi dal punto di vista tecnico e teorico. Sono 10 gli scenari presi in considerazione: si va dalla chiusura al 31 gennaio 2017 all’apertura di un nuovo impianto. Di questi 10 scenari ben sei non sono coerenti con l'attuale quadro pianificatore regionale. Tra questi c’è lo scenario 9 (spegnimento del vecchio impianto e costruzione di uno nuovo) giudicato non conforme al piano regionale e comunque escluso dalle strategie di Lgh. Tra i quattro scenari coerenti c’è il numero 10 (revamping forte con un importante adeguamento e incremento del 15% della capacità di trattamento rispetto all’attuale esercizio) che tuttavia non è contemplato nel piano industriale del proprietario LGH.
Rimangono, dunque, tre scenari che rispondono alla coerenza della pianificazione regionale e al Piano industriale di LGH:
- scenario 1: chiusura dell’impianto al 31/12/2017 con conferimento dal 1/1/2018 al bacino regionale;
- scenario 4: chiusura dell’impianto al 31/12/2024 con conferimento dal 1/1/2025 al bacino regionale;
- scenario 7: spegnimento della prima linea al 31/12/2017 e della seconda al 31/12/2024 con conferimento dal 1/1/2025 al bacino regionale.
In base al set di famiglie e ai pesi, di questi tre scenari, quello che occupa la posizione più alta nella classifica del tavolo regionale è lo scenario 4.
“A partire dal documento del tavolo regionale e incrociandolo con lo studio in arrivo da Lgh, in collaborazione con i soci della holding e all’interno delle nuove prospettive industriali con A2A, provvederemo come detto in più occasioni a costruire il piano industriale che espliciterà la exit strategy e le tempistiche per il decommissioning graduale dell’inceneritore entro il 2024”, il commento dell’Amministrazione al documento arrivato dalla Regione. Mercoledì 13 gennaio il sindaco Gianluca Galimberti, l’assessore alla Salute e al Territorio Alessia Manfredini e la dirigente del Settore Area Omogenea e Ambiente Mara Pesaro incontreranno l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Maria Terzi con la quale affronteranno la questione inceneritore e alla quale presenteranno il prestigioso bando Horizon 2020 sull’economia circolare dei rifiuti vinto dal Comune di Cremona.
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