“Condivido l'apprensione di famiglie ed alunni con disabilità rispetto al tema dell'assistenza e trasporto: come ho già avuto modo di evidenziare, ribadisco che le attuali riforme della Pubblica amministrazione hanno di fatto creato disservizi a livello locale che, nell'attuale fase di incertezza, in relazione anche ai drastici tagli effettuati da norme specifiche, portano ad una discontinuità rispetto al passato. – ha precisato il Presidente della Provincia Carlo Vezzini –
In particolare, la questione, di cui non è ancora chiara ancor oggi la competenza, soprattutto alla luce della cosiddetta “riforma Delrio”, riguarda l'assistenza educativa ed il trasporto per gli studenti delle scuole secondarie superiori, nonché gli interventi di integrazione educativa e scolastica per i disabili sensoriali (ciechi e sordomuti) delle scuole di ogni ordine e grado.
La Provincia sta facendo tutto il possibile, in stretta collaborazione con i Comuni, per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico per gli alunni con disabilità.
Solo in questi giorni sono giunte informazioni sulle risorse, di carattere straordinario per il solo 2015, da parte dello Stato e da parte della Regione”.
Ha continuato Vezzini: “Ciò è avvenuto perché le Province, per parte loro, proprio a causa dei “tagli” governativi previsti per l'anno 2015, non hanno la possibilità di coprire questi servizi. Le risorse a disposizione sono, e solo per il 2015, dello Stato e della Regione Lombardia, senza che nessuno si preoccupi, alla luce di quanto dettato dalla riforma delle Province, di stabilire precisamente le competenze e le relative risorse, soprattutto per l’anno 2016 e seguenti”.
Nell'arco di questi ultimi mesi la Provincia ha proseguito, sotto il profilo tecnico, con i lavori della commissione tecnica provinciale sulla disabilità che vede al suo interno, oltre alla Provincia, i Comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore (Uffici di Piano distrettuali), l'ASL, e le Aziende Ospedaliere di Crema e di Cremona e l'Ufficio Scolastico Territoriale.
Il territorio ha chiesto che, pur in una situazione di poca chiarezza di competenze e di fragilità finanziaria, la commissione proseguisse i propri lavori soprattutto per definire, in modo omogeneo su tutto il territorio provinciale, criteri e modalità operative per avviare i servizi.
Ha concluso il presidente della Provincia: “E' proprio di questi il provvedimento provinciale che ha approvato i criteri per l'attivazione degli interventi in materia.
Lo scorso anno è stata dedicata particolare attenzione alla fase di passaggio a regole e criteri omogenei su tutto il territorio provinciale, alla luce delle buone prassi presenti in altre province lombarde e in accordo con le indicazioni provenienti dai Distretti di Crema, Cremona e Casalmaggiore.
La commissione ha rimesso ordine in una materia di particolare complessità; si è posta l'obiettivo di uniformare le regole per la realizzazione dei servizi, di superare le disomogeneità tra i diversi Comuni e i Distretti, di individuare in modo preciso “modalità operative” per l'attivazione dei servizi uguali in tutto il territorio.
Si tratta di un disegno “di sistema”, di respiro territoriale, condiviso dai Comuni e dagli enti coinvolti a vario titolo sul tema.
Il lavoro tecnico di individuazione dei criteri per i servizi si è ovviamente rapportato al lavoro di individuazione delle risorse che, come detto, per quest'anno provengono dallo Stato e dalla Regione.
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