i cantieri apriranno entro il 2014
Lo dichiara il neo assessore alla partita Maurizio Del Tenno in questa intervista rilasciata a MONDO PADANO
Autostrada Cremona-Mantova: la Regione spinge sul gas con l'obiettivo di far partire i cantieri entro il 2014. Conferma il Presidente della Provincia di Cremona, Massimiliano Salini: entro maggio si terrà la conferenza dei servizi. Il capitolo infrastrutture viene giudicato strategico dalla nuova giunta della Regione Lombardia che intende anche puntare sullo sviluppo del fiume Po.
Lo dichiara il neo assessore alla partita Maurizio Del Tenno in questa intervista rilasciata a MONDO PADANO
D: L’autostrada regionale Cremona-Mantova, concepita per rompere l’isolamento di questa parte della Lombardia, anche grazie all’interconnessione con la Tirreno Brennero, è sempre stata considerata strategica dalla Regione.
Da quando il progetto è stato avviato sono ormai passati diversi anni. A che punto siamo con il percorso autorizzativo? Quando prevedete che possano essere aperti i cantieri e che possano partire i lavori?
R: La Cremona - Mantova ha proprio lo scopo di connettere le aree della bassa pianura padana alla rete infrastrutturale principale, sostituendo il tracciato storico della statale padana inferiore con una infrastruttura con standard di sicurezza assai maggiori. Non solo, è il tratto centrale di quel corridoio medio padano che costituirà una connessione funzionale tra le aree produttive del comparto agricolo del nord Italia e sarà uno snodo fondamentale per lo scambio merci che trova poi nel polo logistico di Mortara un importante sbocco.
Gli attuali ostacoli alla realizzazione della Cremona Mantova riguardano soprattutto il dilazionamento dell’attuazione di quella parte di Ti.bre lombardo che separa i due rami - cremonese e mantovano – dell’autostrada regionale.
I recenti provvedimenti del Governo in tema di defiscalizzazione dei piani finanziari autostradali danno però nuove possibilità di risoluzione al problema. Contiamo quindi di affrontare a breve con il concedente, Infrastrutture Lombarde, e il concessionario, Stradivaria, il tema di una attuazione progressiva, seppur per fasi funzionali, dell’intera opera. Chiarito l’aspetto finanziario e già ottenuta la positiva valutazione ambientale del Ministero, potremo indire la Conferenza di Servizi con tutti i Comuni e le Province, traguardando così per il prossimo anno l’avvio dei cantieri.
D: Un altro tema particolarmente caro alla Regione è quello legato allo sviluppo del fiume Po. Come sa a Cremona esiste un porto perfettamente infrastrutturato ma vi sono stati anni, nel recente passato, in cui la navigazione fra Cremona e Mantova è stata molto difficile a causa dei bassi fondali. Sono in previsione investimenti per risolvere questo annoso problema? Come potrebbe essere migliorata la fruizione del fiume, anche in un’ottica turistica, in vista dell'Expo 2015?
R: Poiché il sistema navigabile del Po fa parte delle reti TEN-T, Regione Lombardia (tramite AIPo) ha partecipato al bando UE che cofinanzia relativi studi e progettazioni per effettuare una valutazione comparata tra bacinizzazione, un intervento estremamente ampio e costoso, e sistemazione a corrente libera per cercare di risolvere il problema dei bassi fondali. Non solo, è stato ritenuto importante approfondire gli elementi di fattibilità di una prosecuzione del canale Cremona-Pizzighettone fino all’area Milanese (Truccazzano). L’esito del bando sarà noto a settembre e consentirà una più precisa valutazione sul piano finanziario. Il bando è anche una premessa fondamentale per il successivo coinvolgimento di risorse UE anche nella realizzazione delle opere.
E’ evidente, infatti, che da sola Regione Lombardia non può permettersi di sostenere i costi di un tale intervento anche a fronte anche della posizione che il Governo Centrale ha tenuto negli ultimi anni. Lo Stato, ha infatti, tagliato 79 milioni alla Lombardia dedicati proprio al finanziamento di interventi sul Sistema idroviario padano veneto, e non rifinanzia più le leggi per lo sviluppo della navigazione interna dal 2003.
(IL RESTO DELL'INTERVISTA SU MONDO PADANO IN EDICOLA QUESTA SETTIMANA)
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