Oggi per alcune gravi malattie il trapianto è l’unica terapia possibile. E’ la consapevolezza rispetto a questa inequivocabile realtà a fare la differenza quando si parla di donazione, di prelievo e di trapianto di organi e tessuti.
Anche per i casi nei quali il trapianto non riveste appieno i caratteri della terapia “salva vita”, offre tuttavia a molti pazienti la possibilità di riappropriarsi di una qualità di vita altrimenti negata. Si pensi ad esempio alle insufficienze renali gravi che richiedono trattamento dialitico, agli innesti di cute nei pazienti con gravi ustioni, ai trapianti di cornee nelle malattie dell’occhio con grave o gravissima riduzione della vista, agli innesti ossei dopo traumi maggiori o durante interventi ortopedici correttivi. Oggi è inoltre ampiamente dimostrato che gli individui sottoposti a trapianto d’organo possono recuperare la quotidianità: non sono dei “sopravvissuti” ma persone che possono tornare al lavoro, praticare attività sportiva, in una parola vivere normalmente.
Queste affermazioni, dimostrate dalle evidenze scientifiche e avvalorate dall’esperienza quotidiana, consentono a coloro che si interessano a vario titolo di questa complessa disciplina di trovare delle forti motivazioni. Esiste un presupposto etico: la convinzione che portare un paziente verso la donazione, quando vi sia l’assoluta sicurezza di non poter fare nulla per la sua sopravvivenza, sia comunque un atto terapeutico, a completamento di un percorso di cure per il quale chi muore può diventare terapia, e terapia decisiva, per un altro malato.
In Italia annualmente, a fronte di circa 9000 pazienti in attesa di trapianto, sono soltanto 3000 coloro che ricevono l’organo, cioè circa il 30%.
In Italia nel 2014 “solo” nel 31% dei casi i familiari di donatori potenziali hanno espresso opposizione al prelievo: questo 31% corrisponde però a oltre 700 potenziali donatori multiorgano: il consenso avrebbe permesso il trapianto ad altri 2000 pazienti che vivono l’angoscia dell’attesa (e, in percentuali variabili dal 6% al 15%, in lista d’attesa muoiono). Pertanto non “solo” il 31% ma purtroppo ancora un numero elevato di opposizioni.
La Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera di Cremona ha mostrato grande attenzione al problema, ribadendo con forza il valore istituzionale dell’attività di donazione, supportata dalle Direzioni Mediche di Presidio, facilitando e motivando il processo di “procurement”.
Si è compresa la necessità di un vero e proprio trattamento del donatore, che comprende il complesso lavoro clinico e organizzativo in Terapia Intensiva e la successiva procedura di Prelievo di Organi e Tessuti in Sala Operatoria, ma anche l’attività in sinergia di numerose UU.OO. (Direzione Medica, Neurologia, Radiologia, Laboratori, Trasfusionale, Chirurgia, Anatomia Patologica).
Dal 2015 si è costituito, entrando a far parte del gruppo Infermieri Donazione Regione Lombardia, un piccolo nucleo di Infermieri della Terapia Intensiva e del Gruppo Operatorio, che hanno acquisito specifiche competenze nelle attività di procurement, donazione, trattamento del donatore e prelievo, e pertanto offrono un significativo supporto al lavoro del Coordinamento Territoriale.
Nel contempo si è posta particolare attenzione alla relazione d’aiuto alle famiglie dei pazienti e dei donatori potenziali ed effettivi (senza distinzione alcuna), curandone eventuali aspetti critici che fossero emersi nelle diverse situazioni contingenti.
La trasformazione della U.O. di Terapia Intensiva dell’Ospedale di Cremona in Terapia Intensiva “aperta” ha contribuito alla qualità della comunicazione: ai familiari che hanno potuto seguire il processo di cura e stare vicini al paziente diviene più tollerabile, e qualche volta pacificatore, accettare l’evento morte e ritenere “naturale” per il loro congiunto il cammino verso la donazione.
Il percorso dalla donazione al trapianto è complesso e di non facile realizzazione, ma va affrontato con decisione per l’importanza che riveste.
I progressi ottenuti negli anni in campo scientifico consentono di ottenere organi e tessuti funzionalmente molto validi e quindi di offrire ai pazienti trapiantati una buona ripresa clinica. Questi miglioramenti tuttavia contribuiscono solo in minima parte ad incrementare il numero di organi disponibili.
Ne deriva la necessità di aumentare il consenso: solo creando una cultura della donazione, attraverso una corretta informazione, si può arrivare a quella che è stata definita la “decisione condivisa”.
In questa direzione si sta definendo il progetto “donare gli organi: una scelta in Comune”, nato dalla collaborazione tra ANCI Lombardia, NITp, ASL e AIDO.
L’iniziativa prevede che al momento del rinnovo della Carta d’Identità venga proposto ai cittadini di esprimere assenso od opposizione alla donazione di organi e tessuti; questa espressione viene poi registrata ed inserita nel Sistema Informatico Trapianti (SIT) gestito dal CNT (Centro Nazionale Trapianti) per conto del Ministero della Salute.
© Riproduzione riservata
-
16/05/25 14:23Segue »
“Allegoria cittadina”,
Nuovo appuntamento con Cronache dal sofà
un salto nel meraviglioso -
25/04/25 16:50Segue »
Formazione ampia, laboratori utilissimi
Federico Tessoni, il diploma da perito agrario e l’Istituto Academy, si racconta: «Scelta ideale per specializzarsi, ma anche per chi intende riqualificarsi» -
05/05/25 18:25Segue »
Consegnata la borsa di studio intitolata ad Agostino Ottoli
Come da tradizione il 1° maggio, al Circolo “Carlo Signorini”, si è svolta la cerimonia di consegna della borsa di studio intitolata ... -
16/05/25 18:00Segue »
Da Busto Arsizio a Cremona,
Intervista ad Alessandro Corsini, iscritto ad Agricultural and Food Economics
la passione per l’agroalimentare -
30/01/25 22:30Segue »
Web e minori, quei pericoli da conoscere
Una guida pratica per i genitori e gli insegnanti ai rischi connessi all'uso di Internet e dei Social da parte dei giovani. In abbinata a Mondo Padano in edicola fino al 6 febbraio: tutto quello che c’è da sapere su social, dipendenza dalla rete, cyberbullismo, perdita di privacy.
IN ALLEGATO LA GUIDA COMPLETA "INTERNET E MINORI" -
09/05/25 10:15Segue »
Da Cremona alle stelle, il viaggio è breve
Stefano Boccelli, la maturità scientifica all’Aselli, la laurea in Ingegneria al Politecnico... la NASA. Lo sbarco negli Usa grazie allo studio di Giove. Oggi l’esplorazione della Luna
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.