Da oggi pomeriggio il sottopasso di via Brescia è aperto al solo traffico ciclo pedonale. Un'apertura sperimentale in attesa che vengano realizzati i lavori per il rifacimento del sistema fognario di via Francesco Soldi. Lo ha chiarito il sindaco Gianluca Galimberti che, davanti alla chiesa di San Bernardo, dopo avere ascoltato una canzone intonata dai bambini della vicina scuola primaria “A. Stradivari”, ha spiegato che l'inaugurazione vera e propria, alla presenza dei suoi predecessori, avverrà più avanti, quando saranno terminate tutte le opere, a sancire la continuità di quanto già avviato negli anni precedenti. Ringraziati tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della struttura, il sindaco ha detto che l'Amministrazione è pronta all'ascolto, al confronto: saranno vagliate tutte le possibili soluzioni legate alla viabilità e alla fine sarà presa una decisione.
Dopo la benedizione del parroco di San Bernardo don Giuliano Vezzosi, l'apertura è stata suggellata da una passeggiata che amministratori, bambini accompagnati da genitori e volontari del Piedibus, residenti, rappresentanti del locale comitato di quartiere, dirigenti e funzionari comunali, di Centro Padane e dell'impresa costruttrice hanno fatto da un capo all'altro del sottopasso. Erano presenti la vice sindaco Maura Ruggeri, l'assessore al Territorio e alla Salute con delega alla Mobilità Alessia Manfredini, l'assessore alla Rigenerazione urbana con delega ai Quartieri Barbara Manfredini, il consigliere comunale Filippo Bonali (al quale è affidato il compito di sostegno al coordinamento sul BiciPlan e di monitoraggio delle relative fasi di avanzamento).
I lavori per la realizzazione del sottopasso di via Brescia sono iniziati l'11 novembre scorso. Tra il 6 ed il 9 febbraio il varo dell'impalcato, l’imponente struttura costruita davanti a San Bernardo e poi collocata nella sua sede definitiva, sotto i binari della ferrovia. Il progetto è stato condizionato dalla presenza ad ovest del Cavo Robecco (posizionato parallelamente a via Brescia) e a sud del Cavo Cerca che confluiscono uno nell’altro proprio nell'area interessata dall’intervento. La presenza del Cavo Cerca, che interseca perpendicolarmente via Brescia, ha obbligato a progettare una rampa con una livelletta al 10% di pendenza e ad un'altezza del sottopasso di 2,50 metri, sufficiente solamente per autovetture e furgoni di dimensioni ordinarie. Il manufatto di progetto ospita al suo interno una piattaforma stradale di larghezza pari a 7 metri ed è realizzato con conci in cemento armato.
Il sottopasso, dal momento che a giugno aprirà il cantiere per il rifacimento della fognatura in via Francesco Soldi, è per ora aperto solo a biciclette e pedoni con monitoraggio dei passaggi e valutazione sulla viabilità con un’ottica complessiva del comparto. E' ribadita la volontà dell’Amministrazione di porre particolare attenzione alle vie interne del quartiere (F. Soldi, E. Soldi, via Vitali) e all’ingresso di via Cavo Cerca. Per questo sono già stati programmati alcuni incontri con i tecnici di Centro Padane per focalizzare nel dettaglio le intersezioni stradali e le possibili criticità tra flussi di traffico nelle vie dell'intera zona.
Le indagini svolte confermano inoltre che la soluzione di avere una sezione complanare, anziché un marciapiede rialzato - dal momento che non vi era la possibilità di modificare né la pendenza né le dimensioni del manufatto - permette tutte le soluzioni tecnicamente possibili. I primi risultati dei flussi di traffico, elaborati da una società esperta in tema di trasporti consentono inoltre di osservare che, data la riconfigurazione dei flussi, la scelta di istituire un senso unico su via Brescia, in direzione nord o in direzione sud, non evidenzia particolari condizioni di criticità sulle strade del comparto.
In ogni caso sulla viabilità proseguirà il confronto con i residenti e con i commercianti ed i titolari di esercizi pubblici che hanno un'attività in via Brescia. Particolare attenzione verrà riservata alla sicurezza per i pedoni nonché alla necessità di dotare l'intera zona di piste ciclabili. Nei prossimi due mesi ci sarà il tempo per studiare e monitorare il passaggio di coloro che utilizzano la bicicletta, successivamente verranno individuate le soluzioni più opportune sia per la mobilità futura dell'intero quartiere, sia per la vivibilità dei residenti, sempre coinvolgendo il locale comitato di quartiere.
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