Dall’albero della vita nascono i primati del Made in Italy alimentare che può contare dal maggior numero di certificazioni a livello comunitario alla leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche il primato nella creazione di valore aggiunto per ettaro e quello nella sicurezza alimentare mondiale con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma, senza dimenticare il fatto che l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili dal punto di vista ambientale per la ridotta emissione di gas ad effetto serra. Un’Italia, quella che Coldiretti schiera a Expo, fatta da oltre un milione e mezzo di agricoltori che ogni giorno producono il meglio del Made in Italy e che sono le radici, il tronco e i rami dell’Albero della Vita, l’icona dell’Esposizione universale che debutterà il primo maggio prossimo. La presenza di Coldiretti a Expo Milano 2015 ha l’obiettivo di raccontare il legame tra l’agricoltore e la società, la bellezza della terra e dei territori e la distintività dei prodotti in un Paese che ha 269 Dop, 4813 specialità regionali e 332 vini di alta qualità. Un Paese che ha il primato europeo di imprese biologiche, quasi cinquantamila e una presenza di residui chimici nei cibi di appena lo 0,6%, dieci volte inferiore alla media dei Paesi extracomunitari e meno della metà della UE. “Come la Tour Eiffel è rimasta a simbolo dell’esposizione universale di Parigi del 1889 dedicata al centenario della Rivoluzione francese così l’Albero della Vita resterà il simbolo di una nuova era del cibo, della produzione e dell’ambiente per l’intero pianeta – spiega Ettore Prandini, vice presidente nazionale di Coldiretti – con questa opera abbiamo voluto raccontare e rappresentare la bellezza e la varietà dell’agricoltura italiana, un settore che in questi anni di crisi è riuscito a sostenere l’economia del nostro Paese e lo strategico fronte delle esportazioni. Basti pensare ai risultati del vino o dei grandi formaggi o con i nostri migliori extravergini d’oliva”. Un patrimonio agroalimentare così apprezzato nel mondo – spiega Coldiretti – da generare anche un mercato parallelo di copie, falsi e surrogati che ogni anno supera 60 miliardi di euro e che sfrutta loghi, immagini e nomi che richiamano l’Italia, i suoi territori e le sue produzioni. “Quello che vogliamo raccontare – afferma Prandini – è il cibo vero, il lavoro e l’agroalimentare di questo Paese: l’Albero della Vita rappresenta tutto questo”. Un simbolo di Expo che vede Coldiretti affiancata dal Fata Assicurazioni Gruppo Società Cattolica Assicurazioni, A.I.A. Associazione Italiana Allevatori, ANBI Associazione Nazionale delle Bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari, ASNACODI – Associazione Nazionale Condifesa, Consorzio per la tutela del Formaggio Grana Padano, Olio Dante, CAI Consorzi Agrari d’Italia, Consorzio Casalasco del Pomodoro, UNAPROL- Consorzio olivicolo Italiano, UNAPROA (Unione Nazionale tra le Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio).
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