L'intervista - Clarissa Falcone, da Lecce a Cremona, da Montpellier a Milano, per il digitale: «Un campus più piccolo consente di costruire facilmente relazioni con i colleghi di corso. Qui siamo in maggioranza donne e le opportunità di carriera sono pari per tutti»

«Costruire facilmente relazioni con i colleghi di corso: questo è sicuramente un punto di forza della sede di Cremona del Politecnico che, avendo dimensioni ridotte rispetto agli altri Poli universitari, riesce a creare un ambiente familiare che permette di stringere rapporti e conoscersi bene». Così giudica Clarissa Falcone la sede di Cremona del Politecnico, dove ha frequentato, dopo il liceo classico a Casarano in provincia di Lecce, la facoltà di Ingegneria Gestionale, cui è seguita la laurea specialistica a Milano.
Da gennaio 2020, vive nel capoluogo lombardo dove svolge il ruolo di Junior Analyst presso Osservatori Digital Innovation (centro di ricerca) della School of Management del Politecnico di Milano, dopo aver lavorato (settembre-dicembre 2019) come Research intership presso easyIT, una piccola azienda di consulenza incubata all’interno del Polo di Cremona.
Da gennaio 2020, vive nel capoluogo lombardo dove svolge il ruolo di Junior Analyst presso Osservatori Digital Innovation (centro di ricerca) della School of Management del Politecnico di Milano, dopo aver lavorato (settembre-dicembre 2019) come Research intership presso easyIT, una piccola azienda di consulenza incubata all’interno del Polo di Cremona.
Il corso di laurea è stato una sua scelta personale, o ha chiesto suggerimenti in merito?
«Ho sempre avuto un’impronta di pensiero prevalentemente analitica, quindi dopo la maturità, fra le varie possibilità che stavo valutando, ho scelto con una certa sicurezza ingegneria, ho sostenuto il test a settembre e, avendolo superato, mi sono immatricolata. Un percorso lineare di cui non mi sono mai pentita»...
«Ho sempre avuto un’impronta di pensiero prevalentemente analitica, quindi dopo la maturità, fra le varie possibilità che stavo valutando, ho scelto con una certa sicurezza ingegneria, ho sostenuto il test a settembre e, avendolo superato, mi sono immatricolata. Un percorso lineare di cui non mi sono mai pentita»...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDì 17 FEBBRAIO, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
Paolo Fornasari

