lui e Carobbio ritenuti "più che attendibili"
Paoloni invece si difenderà al processo
Carlo Gervasoni, ex giocatore di Cremonese e Piacenza, e Filippo Carobbio, ex Siena, hanno patteggiato in merito all'inchiesta del "calcioscommesse". Questa mattina davanti gup Francesco Sora e al pm Roberto Di Martino, hanno ottenuto rispettivamente di un anno e dieci mesi e un anno e sei mesi, pena sospesa. Considerati dalla Procura collaboratori "più che attendibili", i due superperiti non erano in aula al momento della decisione.
Al momento, questo percorso giudiziario per il quale si ipotizza associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva non sarà intrapreso da nessun altro indagato. Sebbene il procuratore Di Martino lo auspichi, ma finalizzato ad una reale collaborazione.
Neppure Marco Paoloni, ex portiere grigiorosso dal quale è partita la maxi inchiesta, si avvarrà del patteggiamento. Il suo legale Luca Curatti è intenzionato ad andare a processo: «Mi attendo l'avviso di chiusura indagine entro agosto - ha dichiarato - L'ipotesi del patteggiamento non è mai stata presa in considerazione. La posizione del mio assistito è sempre stata coerente, contrariamente a quella di altri coinvolti nella vicenda. In merito all'accusa di avvelenamento si è sempre dichiarato innocente, mentre per quanto riguarda le scommesse, non ha mai fatto mistero della sua mania a puntare su qualsiasi gara, non solo calcistica».
Il 4 luglio, sarà sentito Cristian Stellini, ex giocatore e vice allenatore di Conte a Siena e Bari. «Con lui così come con tutte le altre persone che in queste settimane ho interrogato o interrogherò - ha spigato Di Martino - voglio approfondire alcuni aspetti emersi. In quanto a Stellini, mi interessano alcune dichiarazioni importanti fatti alla Procura Federale in merito a Siena e Albinoleffe».
Intanto, emergono altri particolari sulla nuova informativa depositata dalla Polizia in Procura: nelle oltre 400 pagine, molte delle quali occupate da intercettazioni telefoniche, si delinea il coinvolgimento di altri 15 nuovi personaggi (calciatori e dirigenti) in qualche modo legati a quelli già indagati e arrestati nella prima trance dell'inchiesta. Tra tutti, spicca la figura del fantomatico Mister X. In ballo, partite molto recenti, alcune delle giocate quest'anno. Da qui, la decisione della Procura di attendere la conclusione del campionato 2013 e le affermazioni del procuratore capo di Cremona che più volte aveva sottolineato come «ciò che accadeva prima accade anche adesso: le nostre indagini non hanno cambiato assolutamente nulla». Le situazioni su cui gli inquirenti stanno lavorando sono disparate e non riguardano solo movimenti di denaro, ma scambi di favori tra società che alla luce dell'impianto accusatorio potrebbero delineare una manomissione del campionato.
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