dopo la mozione di sfiducia alla Bonaldi
«Le colpe vanno divise, fiducia nel sindaco»
Dura replica del Pd cremasco dopo la mozione di sfiducia al sindaco Bonaldi presentata dalle minoranze del Consiglio Comunale per la negativa conclusione della battaglia sul
tribunale. Pdl, Lega, Servire il Cittadino e Solo Cose Buone per Crema hanno sottoscritto il documento lanciando precise accuse al primo cittadino, reo di essersi allineata alla decisione del ministero e di non aver lottato per il salvataggio del presidio di giustizia.
«Sappiamo che perdere questo servizio è stato un duro colpo - sottolinea Teresa Caso, segretario cittadino del Pd -, ma riteniamo ignobile la violenza delle parole usate dalle minoranze. Vogliamo ribadire che la legge non è stata approvata in Parlamento solo da Pizzetti ma anche dal resto della maggioranza tra cui mi risulta figurino anche esponenti di Centrodestra».
Nella conferenza stampa convocata nella sede del partito di Crema gli esponenti del Pd hanno preso in considerazione tutte le concause che hanno portato alla soppressione, rimarcando l'impegno per il salvataggio profuso dal sindaco di Crema nelle ultime settimane.
«Le responsabilità vanno divise equamente, - spiega Omar Bragonzi, coordinatore del Pd Cremasco. Lo stesso Ordine degli avvocati di Cremona si è espresso in favore del decreto, così come il Consiglio giudiziario di Brescia, che ha giudicato incostituzionale la richiesta di proroga».
Poi passa al contrattacco invitando i firmatari della mozione di sfiducia a valutare il proprio operato. «Cosa hanno fatto i loro partiti per salvare il tribunale?, aggiunge Bragonzi. In Parlamento nè Pdl nè Lega hanno mosso un dito per trovare una soluzione».
Un processo, quello di soppressione delle sedi decentrate della giustizia, che ha avuto il suo epilogo negativo per Crema solo a inzio settembre ma che era cominciato già cinque anni fa, precisamente con il governo Berlusconi. «La vecchia maggioranza Bruttomesso non si è mai interessata a trovare una sinergia con Treviglio - incalza Agostino Alloni, consigliere regionale. Poi il tempo è passato e Bonaldi è stato l'unico sindaco ad avviare contatti con i parlamentari bergamaschi. Purtroppo la trattativa si è conclusa con un nulla di fatto».
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