La sua nascita è legata, probabilmente, al mercato dei bozzoli che si chiudeva proprio il 29 giugno
In occasione della tradizionale Fiera di San Pietro, l’Archivio di Stato di Cremona propone da venerdì 28 giugno (inaugurazione alle 17) una mostra dal titolo “C’era una volta la fiera di San Pietro” curata da Fabrizio Loffi, con manifesti, locandine, fotografie ed autorizzazioni concesse agli spettacoli ambulanti che sostavano in città nei giorni della manifestazione. La fiera, che tradizionalmente si teneva dapprima sul sagrato della chiesa di San Pietro e nelle vie adiacenti, si trasferì dopo la metà dell’Ottocento sul nuovo piazzale di porta Po, dove è rimasta fino al 1955 quando, in seguito alla sistemazione definitiva del piazzale Luigi Cadorna, venne trasferita nell’attuale area di largo Marinai d’Italia, acquistata dall’Intendenza di Finanza. La mostra vuole documentare il carattere popolare di questa fiera, nata originariamente da un’esigenza mercantile, e poi divenuta nel tempo una consuetudine a cui la città, dopo tanti secoli, resta tenacemente legata. Tradizionalmente si fa risalire l’origine della fiera di San Pietro alla battaglia delle Bodesine, combattuta tra milanesi e cremonesi presso Castelleone il 2 giugno 1213, festa dei santi Marcellino e Pietro esorcista, che coincideva quell’anno con la ricorrenza della Pentecoste. Secondo la leggenda a favorire le sorti dei cremonesi sarebbe stata la comparsa miracolosa dei due santi patroni a cavallo, che si posero alla guida dell’esercito quando ormai era in rotta. I cremonesi riportarono una grande vittoria, sottraendo ai milanesi il Carroccio, che da quel giorno sarebbe stata ricordata con una fiera che, non si sa esattamente per quale motivo, si tenne tradizionalmente il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo...
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Fabrizio Loffi

