Le cattive condizioni di strade e marciapiedi sono costate fino ad oggi ad Aem Gestioni 60 mila euro solo per risarcire le 54 persone vittime di incidenti, con una franchigia a carico dell’azienda di 18 mila. Ad onor del vero si tratta di una cifra di poco superiore ad un quarto di quella pagata per lo stesso tipo di danni nel 2009 quando, a fronte di 164 sinistri, vi era stato un risarcimento di ben 260 mila euro. Nel frattempo si sono rifatte alcune pavimentazioni, ad altre si è data una sistemazione che da provvisoria, come è il caso di via Bonomelli, è diventata definitiva: bitume sopra i ciottoli, non sarà esteticamente gradevole e filologicamente corretto, ma tant’è, evita perlomeno le cadute accidentali.
Per la manutenzione di strade e marciapiedi il Comune di Cremona ha stanziato a bilancio per quest’anno 500 mila euro, già in buona sostanza bruciati, in seguito agli interventi di manutenzione straordinaria di via Zaist, della rotatoria di via Persico e di via San Francesco d’Assisi. Nelle somme a disposizione per i due progetti si è riusciti a infilare anche la pavimentazione stradale di via San Savino. Dovrebbero avanzare ancora 70 mila euro, non molti per soddisfare tutte le necessità. Da gennaio ad ottobre dell’anno scorso erano già stati effettuati 950 interventi, 570 per l’asfaltatura delle strade, 40 per il ripristino delle pavimentazioni in pietra e 80 per la sistemazione dei marciapiedi. Per il prossimo anno serviranno altri 500 mila euro, ma l’elenco delle emergenze è lunghissimo. Entro tre anni il Comune conta di spendere ben 3 milioni e 140 mila euro. Il problema è particolarmente concreto: i residenti nel quartiere Po, rispondendo al questionario presentato l’estate scorsa, non hanno avvertito il pericolo principale nella mancanza di sicurezza, ma nelle condizioni dei marciapiedi. In 139 casi la loro condizione è stata ritenuta non soddisfacente, contro solo 18 risposte positive; lo stesso per le condizioni delle strade, con 106 risposte negative e 50 positive. Strade e marciapiedi sono ritenuti gli interventi più urgenti, più dei problemi dell’integrazione, dell’aggregazione sociale o della quiete pubblica. E’ sufficiente fare un giro in qualsiasi quartiere per trovare problemi di questo tipo: strade dissestate e piene di buche si trovano nel quartiere Po come alla Villetta, in tangenziale come in zona Cimitero.

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Fabrizio Loffi

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