«C’è chi aveva smesso di giocare e ha ricominciato, c’è l’adulto che era partito col padel e adesso è passato al tennis, c’è il bambino che vuole vedere se gli piace davvero». «C’è un effetto Sinner, ma non parlerei solo di Sinner – commenta Riccardo Manfredi, delegato provinciale della Federtennis – l’effetto è del movimento del tennis italiano maschile e femminile che continua a vincere. Questa settimana Sinner non ha giocato, ma un altro italiano, Luciano Darderi, ha vinto il torneo di Bastad, in Svezia. Sinner è la punta di diamante e siamo fortunati ad averlo perché è un ragazzo fantastico. Io ho avuto la possibilità di conoscerlo perché ho lavorato con il suo primo coach Riccardo Piatti. C’è anche un mio allievo, Giovanni Vezzoni, che ha vissuto a Bordighera negli anni in cui c’era Sinner, è un suo amico e dagli aneddoti che mi racconta, mi sono convinto che sia un ragazzo d’oro. Ma ci sono anche la Paolini, Errani, Bolelli, Vavassori, Musetti, Berrettini, Cobolli, Sonego, la Bronzetti e lo stesso Fognini che si è ritirato dopo una partita clamorosa contro Alcaraz».
Riccardo Manfredi, cremonese di 43 anni, ex seconda categoria, ha partecipato al campionato di serie A2 con la canottieri Baldesio e 2 anni fa sempre con la Baldesio è arrivato secondo al campionato italiano a squadre over 40. Quest’anno tesserato presso la canottieri Eridanea, è un maestro nazionale di tennis. E’ Direttore Tecnico in diversi circoli della provincia di Cremona tra cui la canottieri Eridanea di Casalmaggiore, Cral asc e al centro sportivo Stradivari. Insegna anche a Vicomoscano, dirige la sua Asd “Vento di tennis”, nonché al Tennis club di Offanengo. Oltre ad essere il delegato provinciale della Federazione, è il fiduciario di tutti i maestri della provincia e il coordinatore dell’attività di base, sempre su base provinciale. Insegna tennis, padel e pickleball.
Pickleball?
«È una nuova disciplina di racchetta che sta spopolando in America e che la nostra Federazione di tennis e padel, ha recentemente acquisito come sport di racchetta. È qualcosa di molto diverso rispetto al padel perché non ci sono le pareti, le dimensioni del campo sono diverse, si gioca con una palla di plastica forata e si gioca con una racchetta particolare. Tutto diverso: si può giocare anche in singolare».
Nel tennis abbiamo, oggi, qualche giocatore cremonese che lascia sperare?
«Abbiamo due ragazzi promettenti: un 2012 che si chiama Riccardo Nerotti che si allena alla Baldesio e un 2010, Leonardo Bernabò che gioca con il Flora. Tra le ragazze una 2009: Bianca Bissolotti che si allena presso il Tc Crema».
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