«Stadi aperti a famiglie e bambini»
Sarà uno Zini senza barriere
«Lo stadio senza barriere è un progetto che la Cremonese ha abbracciato con grande entusiasmo. E grazie all'iniziativa della Lega Pro può diventare realtà». È stato il presidente della società grigiorossa Maurizio Calcinoni ad aprire il convegno sul progetto della Lega Pro “Stadi senza barriere” ospitato dal Centro Sportivo Giovanni Arvedi.
Cremona è una delle sei città che hanno accolto l'invito del presidente Macalli all'abbattimento delle barriere tra spalti e campo di gioco, sull'esempio degli stadi inglesi e dei più avanzati modelli italiani come lo Juventus Stadium. «L'obiettivo – ha spiegato il numero uno della Lega Pro – è quello di rinnovare tutti i 60 stadi della nostra categoria entro 4 o 5 anni. Investire sulle nostre strutture e renderle più accoglienti – ha aggiunto – è l'unico modo per tenere in vita questo sport».
Per questo la Cremonese ha dato «totale disponibilità» ad intervenire per adeguare lo Zini agli standard più avanzati e renderlo più accogliente soprattutto per famiglie e bambini.
Il tutto di concerto con il Comune proprietario della struttura in gestione al club grigiorosso. «È un progetto – ha commentato il sindaco Oreste Perri – che deve vedere la partecipazione di tutti: società, amministrazione, forze dell'ordine e tifoseria. Tutti devono essere responsabili».
Il Settore Lavori Pubblici del comune ha già uno studio di fattibilità con costi e tempi di realizzazione previsti: «Abbiamo calcolato – ha illustrato il direttore dell'ufficio Marco Pagliarini – un costo di massima di circa 1 milione e mezzo di euro. I lavori dovrebbero richiedere circa 4 mesi: dunque se lo start dovesse avvenire all'indomani della fine del campionato, l'estate sarebbe sufficiente».
Dunque già dalla prossima stagione lo Zini potrebbe essere senza barriere. Certo dipenderà da diversi fattori: a cominciare dal calendario agonistico che i tifosi grigiorossi si augurano essere più lungo possibile, ma anche dalla gestione dei costi. L'istituto di Credito Sportivo metterebbe a disposizione un fondo (30 milioni complessivi per la Lega Pro) ad interesse agevolato. La Cremonese non ha ancora inoltrato la sua richiesta, ma i tempi richiesti sarebbero quasi immediati, nel momento in cui verrà trovato un accordo tra la società e il Comune (che al momento è però vincolato dal patto di stabilità e dunque difficilmente avrà liquidità da stanziare).
A margine del convegno sugli stadi senza barriere (e sullo Zini senza barriere) i responsabili dell'Integrity Tour della Lega Pro hanno incontrato i tesserati grigiorossi (la prima squadra al mattino e i ragazzi del settore giovanile alla sera) per illustrare le attività di prevenzione e di lotta al calcioscommesse e al match fixing, alla presenza anche dei responsabili di Sportradar (agenzia che collabora con Lega Pro per il monitoraggio dei flussi anomali di scommesse) e del settore di prevenzione della Uefa. Altro tema caldo che impegna la Lega Pro in un constante lavoro di contrasto e di sensibilizzazione presso tutte le società. Con la Cremonese in prima linea per promuovere anche su questo fronte «il ruolo fondamentale dello sport – chiude ancora il presidente Calcinoni – come veicolo di educazione a principi sani».
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