A Cremona la situazione delle cittadinanze italiane riconosciute per discendenza non ha le dimensioni assunte nel Belpaese, dove si è arrivati al punto tale da adottare un decreto legge contenente norme restrittive proprio in questa materia.
Stiamo parlando dell’ottenimento della cittadinanza italiana per discendenza, nota anche come ius sanguinis; un diritto che consente a chi ha antenati italiani di ottenere la cittadinanza italiana, indipendentemente dal luogo di nascita.
Questo significa che la cittadinanza si trasmette di generazione in generazione attraverso la linea di sangue, senza limiti di generazioni e, quindi, uno straniero con un antenato nato in Italia moltissimi anni fa (discendenti di seconda, terza e quarta generazione e oltre), a seguito della dimostrazione documentale della propria linea di discendenza, ha il diritto all’ottenimento della cittadinanza italiana, non essendoci limiti al numero di generazioni che possono richiederla per discendenza.
Ecco, stando alle informazioni fornite gentilmente dal Servizio Demografici e Statistica del Comune di Cremona, dal 2019 all’anno 2024 in città sono stati dichiarati cittadini italiani per filiazione (riconoscimento cosiddetto iure sanguinis) complessivamente 137 soggetti, con un andamento annuale altalenante. Il picco si è avuto nel 2019 con 49 riconoscimenti, per poi trovarne solo 3 e 4 rispettivamente negli anni 2020 e 2021, per poi vedere un leggero andamento crescente negli ultimi 3 anni (un aumento annuale di 3 cittadini)...
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