Dalla ripresa, che presenta alcuni elementi contradditori, alle numerose sfide che attendono il territorio, guidato da una nuova amministrazione, il Paese, con il Governo alle prese con la stesura della prossima manovra e l’Europa, ormai prossima all’insediamento della seconda Commissione von Der layen e quanto mai bisognosa di quel campio di passo ben evidenziato da Mario Draghi nel suo rapporto per la competitività. Questi i focus toccati dal Presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, Stefano Allegri, nella prima intervista dopo la ripresa delle attività.

Presidente, siamo agli sgoccioli dell’estate. Quali sentori avete per il prossimo futuro?
«Guardiamo alla lenta ripresa con cauto ottimismo. Reduci dal complesso periodo primaverile-estivo, nel mese di agosto alcune aziende hanno scelto di allungare i tempi di stop all’attività da due a tre settimane, altre, seppure in numero ridotto, hanno aperto alcune procedure di cassa integrazione ed altre ancora hanno ridotto il numero di turni in produzione. Le differenze sono molto marcate da settore a settore, solo oggi i dati relativi alla produzione di auto nel mese di luglio parlano di un terremoto che raggiunge una caduta libera al 35%, toccando livelli produttivi che non si vedevano dai tempi del Covid e che sono quasi dimezzati rispetto a quanto accadeva sei anni fa...

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Redazione Economia

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